Urbino – Lo scorso 21 ottobre, all’Ospedale di Urbino, sono state attivate e portate a termine le procedure di prelievo multiplo di organi e tessuti. La donazione, che ha riguardato fegato, reni e cornee, è stata resa possibile grazie alla generosità di un paziente di 72 anni, residente a Pergola e ricoverato nel reparto di Rianimazione e della sua famiglia.
Il prelievo, avvenuto nella notte del 21 ottobre, è stato coordinato con il Nord Italia Transplant (NITP). Gli organi e i tessuti donati sono stati destinati: il fegato, inviato al Centro Regionale Trapianti di Ancona, i reni, destinati all’Ospedale Niguarda di Milano, e le cornee, prelevate dall’équipe di Oculistica di Urbino.
L’operazione è stata condotta nella Rianimazione di Urbino, diretta dal Dott. Paolo Brancaleoni e dalla Coordinatrice infermieristica Roberta Pandolfi. Il Coordinatore Ospedaliero, Dott.ssa Silvia Andreassi, ha finalizzato le procedure di controllo necessarie.
“L’esito positivo del prelievo – spiega il Direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – è un risultato della sinergia e dell’impegno di tutti i professionisti dell’ospedale di Urbino, inclusi medici, infermieri e personale ausiliario e dei trasporti dei reparti di Rianimazione, Blocco Operatorio, Laboratorio Analisi, Radiologia, Chirurgia, Centro Trasfusionale, Direzione Medica di Urbino, e le Unità di Anatomia patologica, Neurologia e Urologia di Pesaro. L’AST Pesaro-Urbino desidera esprimere il più sentito ringraziamento alla famiglia del donatore che, nonostante il dolore per la perdita del loro caro, si è dimostrata sensibile e motivata per la donazione di organi e tessuti”.
Si ricorda che ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso alla donazione di organi e tessuti attraverso diverse modalità pienamente valide: presso gli uffici anagrafe al momento del rilascio della carta d’identità elettronica, iscrivendosi all’AIDO, firmando il modulo presso l’Azienda sanitaria di riferimento, o compilando il tesserino del CNT. In assenza di dichiarazione in vita, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto non si oppongono.