

Fano (PU) – E’ stato uno dei pionieri del Beach tennis a Fano ma da oltre un anno è costretto a rinunciare alla sua passione e purtroppo non solo a quella. La storia di Cesare Casettari, 46enne nato a Cagli ma da sempre residente a Fano, è di quelle che purtroppo sempre più di frequente rubano le prime pagine dei giornali per brutalità e impotenza.
Era una domenica di luglio come tante altre quando Cesare, a pranzo con i parenti insieme alla compagna Anna e al loro figlioletto Francesco, ha subito un arresto cardiaco. Un lampo, un attimo, che ha segnato per sempre la sua vita e quella dei suoi famigliari (Cesare ha anche altri tre figli avuti da un precedente matrimonio) che da quel giorno sono al suo capezzale in una clinica di Macerata Feltria dove Cesare è in coma vegetativo e lotta coraggiosamente ogni giorno e dove loro attendono un miracolo.
Nonostante da oltre un anno il 46enne non sia più “in mezzo alla gente” com’era abituato a stare anche per la professione di commerciante d’auto che svolgeva, la sua voglia di vivere, il suo sorriso e la sua simpatia sono sempre al centro dei pensieri dei suoi amici che venerdì scorso si sono riuniti alla Nuova Beachouse di Fano per una serata “Amarcord” dal forte valore emotivo.
Oltre 50 giocatori di beach tennis di Fano e Pesaro (e altrettanti amici di Cesare, fanesi e cagliesi), alcuni dei quali già da tempo lontano dal panorama sportivo, hanno voluto ritrovarsi al fianco di Anna e Francesco al quale gli amici di papà Cesare hanno aperto un libretto nel quale sono stati convogliati i soldi raccolti durante la serata che, assicurano gli organizzatori, sarà periodicamente ripetuta.
Non sappiamo se Cesare riuscirà mai a ringraziare personalmente Danilo e tutti gli ideatori di questo evento ma di sicuro sappiamo quanto la sua verve e la sua solarità manchino, non solo sui campi da beach. In bocca al lupo.