

Fano (PU) – Una televisione nel bel mezzo del parcheggio e un cumulo di vestiti, da poter riempire un armadio, abbandonato in una via del centro storico nelle prime ore del mattino di sabato. È quello in cui ci si può imbattere facendo una passeggiata per la città oppure cercando di trovare un posto auto libero. Non sono pochi i cittadini che denunciano lo stato di abbandono dei rifiuti, non solo al di fuori delle isole ecologiche ma anche in luoghi della città non preposti.
Andando per ordine, il primo caso che ci è stato segnalato, è di sabato quando un esercente di borgo Cavour ci ha chiamato affermando che in via della Vica erano stati gettati a bordo strada decine e decine di indumenti usati: dall’intimo ai maglioni, dai guanti invernali ai giubbotti oltre ad altri rifiuti non meglio specificati lasciati proprio sulla via in un giorno in cui in centro transitano centinaia e centinaia di persone. Il secondo caso è di oggi, quando, all’interno del parcheggio dell’ex mercato delle erbe in via mura Augustee, è comparso un televisore, lasciato come fosse un birillo, vicino all’ingresso.
L’elettrodomestico, come già fatto per l’ “armadio” di vestiti, sarà sicuramente rimosso dagli operatori ecologici dell’Aset, ma l’appello senza dubbio è quello ad una maggiore civiltà. Il problema non sembra infatti circoscritto all’interno delle mura romane ma segnalazioni arrivano anche da altre zone. Di isole ecologiche trasformate in discariche, di angoli di palazzi utilizzati come orinatoi, di scritte sui muri e di escrementi di cane lasciati lungo la strada, ne parla anche Massimo Ceresani, un cittadino che stanco del poco decoro, ha proposto l’installazione delle telecamere per individuare chi abbandona rifiuti nelle isole ecologiche in maniera inappropriata. “Una delle più ‘aggredite’ – afferma Massimo Ceresani – è quella posta tra via A. Franck (Vallato) e via Papiria.
Gli operatori di Aset non fanno in tempo a sgomberare i materiali più assurdi che la mattina successiva è già come prima. Per rendere sensibili anche quei pochi cittadini che ancora non lo sono, l’unico mezzo possibile è la sanzione pecuniaria”. Come individuare i colpevoli? Lo stesso Ceresani propone una soluzione. “Una videocamera a infrarossi potrebbe rilevare le sagome e le targhe delle auto. Così si potrebbe risalire ai colpevoli e sanzionarli con multe salate che rappresenterebbero degli ottimi veicoli educativi”.