

Ancona – “Vogliamo capire bene l’andamento dei lavori d’intervento sulla messa in sicurezza della parete rocciosa che sovrasta la ex SS Flaminia in vista della sua riapertura. Far ripartire traffico e turismo nella Gola del Furlo per l’amministrazione regionale è una priorità e tanto è stato già fatto nei mesi passati per coordinare i soggetti coinvolti, tra pubblico e privato, mettendosi a completa disposizione per ridurre il più possibile i tempi per l’avvio del cantiere”. Interviene Giorgio Cancellieri, Consigliere regionale, che a tal proposito, insieme al Consigliere Luca Serfilippi, ha presentato un’interrogazione in Regione.
“La Flaminia – si evidenzia – in quel tratto è chiusa da oltre un anno. La Regione Marche si è fatta parte attiva del percorso che ha portato a sbloccare l’avvio dei lavori assumendosi anche degli oneri economici, permettendo, assieme ai soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa (Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Fermignano, Unione Montana Alta Valle del Metauro ed Enel Green Power), di superare un’impasse che durava da troppo tempo e aveva generato disagi economico-logistici non trascurabili. Il Protocollo prevedeva la fine dei lavori per giugno, con la conseguente riapertura della strada. Ora si apprende di un ritardo dei materiali che rischia di far riaprire la strada a stagione estiva già avviata”.
“So bene quanto – afferma Cancellieri – la riapertura di quella strada, che dà accesso ad uno dei luoghi dal più alto valore naturalistico, paesaggistico e storico della Regione e perciò stesso promosso a più riprese dall’Ente, sia vincolante per l’andamento delle attività ricettive e di quelle legate a settore del turismo che hanno sede al Furlo, oltre che per le famiglie che vi abitano. Nel cercare di capire ancor meglio lo stato dell’arte sulla messa in sicurezza della Gola del Furlo, auspico che si possa risolvere la questione affinché la riapertura possa avvenire il prima possibile, nonostante la complicata situazione globale che ben conosciamo abbia causato rallentamenti nell’ambito dell’edilizia e dei lavori pubblici”.