

Fano (PU) – Venerdì 18 luglio, a Jesi si è svolta la cerimonia di consegna delle Bandiere Gialle, il riconoscimento che la FIAB ogni anno attribuisce ai Comuni che aderiscono alla rete nazionale dei Comuni ciclabili, oggi composta da numerose città piccole, medie e grandi come Bologna, Trento, Firenze, Torino, Roma, Ferrara, Verona, ecc. Attualmente nelle Marche sono 18: Ascoli, Fermo, Pesaro, Fano, Altidona, Civitanova, Corinaldo, Cupra Marittima, Grottammare, Jesi, Mondolfo, Monteprandone, Porto Recanati, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, S. Benedetto del Tronto, Sassoferrato e Urbania; presenti alla cerimonia anche i rappresentanti di altri Comuni interessati ad entrare nelle rete.
Dopo Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi, e Luigi Menna, presidente nazionale della FIAB, è intervenuto Marco Scarponi che, con la sua Fondazione dedicata al fratello Michele, campione di ciclismo, si dedica al contrasto della violenza stradale che ogni anno in Italia causa oltre 3.000 morti e 220 mila feriti. È stato sottolineato il fatto che la Bandiera Gialla non è un premio ma un attestato del livello di sicurezza stradale, e quindi di vivibilità, raggiunto da un Comune non solo grazie alle piste ciclabili ma anche con efficaci limiti di velocità, ZTL, isole pedonali, strade scolastiche, campagne di sensibilizzazione, ecc.
Da notare che l’impegno dei Comuni è quello di aumentare progressivamente il livello già raggiunto, come è stato certificato quest’anno per Ascoli, Jesi, e Mondolfo; in caso contrario è prevista la sospensione o addirittura l’esclusione dalla rete. Pertanto, è auspicabile che tutte le città marchigiane tengano meglio conto dei criteri di adesione alla rete dei Comuni ciclabili, fissati da autorevoli soggetti quali in particolare INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Università Sapienza di Roma)”.