

Fano (PU) – Che non fosse solo bella lo si era capito da subito perché sono davvero pochi i personaggi del mondo dello spettacolo che nonostante la carriera in tv continuano a studiare.
Lei, Debora Manoni, fanese di Bellocchi ma oramai milanese di adozione, aveva sottolineato in più di una occasione che il suo obiettivo era quello di laurearsi per fare dello studio una professione. E così tra Miss Italia, Quelli che il calcio, Stranamore e una lunga serie di pubblicità televisive, Debora ha sempre trovato il tempo, facendo mille sacrifici, per studiare e conseguire quella laurea, in Psicologia, arrivata nel febbraio del 2008. Da allora è iniziata una nuova carriera che ha avuto una tappa importante nel 2012 quando ha aperto, a Milano, il suo studio che si chiama “Comportamente” e dove è autorizzata ad effettuare attività di certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) valida ai fini scolastici, su tutto il territorio regionale. “Mi occupo infatti di valutazione e trattamento di bambini con disturbo specifico dell’apprendimento ma non solo – racconta – sono psicoterapeuta (dal 2014, ndr) per bambini ed adulti e mi occupo soprattutto di disturbi d’ansia”.
Oltre a condurre training di rilassamento e respirazione dal 2009 collabora con il Tribunale di Milano come Ausiliario di Polizia Giudiziaria (ascolto i minori presunti vittime di violenze sessuali). La professionalità di Debora è così apprezzata che viene chiamata spesso in Tv e questa volta la bellezza non c’entra nulla. Lo scorso fine mese, ad esempio, è stata invitata a Domenica Live per parlare della vicenda di Yara Gambirasio, oppure a Mattino 5 per parlare del caso di Orune, la donna sfregiata con l’acido e per i maltrattamenti negli asili e ai danni di donne ed anziani. Anche se la sua vita oramai è a Milano, Debora appena ha un po’ di tempo torna volentieri nella sua città ntale. “A Fano ci torno due o tre volte all’anno – conclude – mi mancano i giochi in spiaggia, la possibilità di arrivare al mare in 5 minuti con lo scooter e i miei nipotini che vedo purtroppo molto poco. I miei genitori li sento vicini e ci telefoniamo tutti i giorni”.