

Napoli – È successo: dopo 33 anni il Napoli è Campione d’Italia. E mentre allo stadio Maradona, nelle case e per le strade della città esplodeva la festa per il terzo scudetto, sono rimaste ferite alcune persone per colpi di arma da fuoco nella zona di corso Garibaldi e un ragazzo di 26 anni non ce l’ha fatta: è morto all’ospedale Cardarelli.
Vincenzo Costanzo, residente nel quartiere di Ponticelli e già noto alle forze dell’ordine, è stato ferito da colpi d’arma da fuoco in varie parti a piazza Volturno, nella zona di piazza Carlo III, mentre in città si festeggiava la vittoria aritmetica dello scudetto per il Napoli. Il Prefetto del capoluogo Claudio Palomba ha chiarito che si tratta di episodi non legati alla festa per lo scudetto.
Dai primi riscontri pare che all’episodio sia riconducibile anche il ferimento di altre tre persone, colpite da arma da fuoco nello stesso luogo di Costanzo. Si tratta di una donna di Portici, classe ’97, arrivata nella notte all’Ospedale Pellegrini di Napoli ferita alla caviglia, verosimilmente da colpo d’arma da fuoco, e dimessa con 10 giorni; di un uomo del ’99 di Ponticelli ferito al gluteo destro sempre da colpo d’arma da fuoco e medicato all’ospedale Villa Betania da cui è stato dimesso con 15 giorni di prognosi; così come un giovane del 2003 di Ponticelli. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso per chiarire le dinamiche dell’omicidio.
Il giovane deceduto “è legato a una dinamica che non c’entra niente con la festa– ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi in diretta su Radio Anch’io- è una persona che ha precedenti penali importanti, molto probabilmente si è trattato di un regolamento di conti che ha trovato l’opportunità della festa. Non mandiamo un messaggio sbagliato”.
I familiari del 26enne morto al Cardarelli per le ferite riportate sono gli autori del danneggiamento avvenuto al pronto soccorso nella notte.