
DIRE – Arrestato il sindaco di Sorrento Coppola per tangente di 6.000 euro
- 21 Maggio 2025
Roma – È stato arrestato mentre intascava una mazzetta da 6.000 euro: i finanzieri lo stavano osservando e lo hanno arrestato. Massimo Coppola è stato bloccato ieri sera nel corso di una cena a cui ha preso parte dopo un evento sportivo. L’accusa è induzione indebita a dare o promettere utilità. Oltre a Coppola, è stato arrestato anche Francesco Di Maio, collaboratore e componente del suo staff. Coppola, che è un avvocato di 48 anni, alle elezioni del 2020 è stato eletto con un cartello di liste civiche. Il blitz in cui il primo cittadino è stato arrestato è stato coordinato dalla Procura di Torre Annunziata.
L’APPALTO DEL SERVIZIO DI MENSA A SCUOLA IN CAMBIO DI 120 MILA EURO
Il sindaco, spiega un comunicato, al momento dell’arresto aveva ricevuto indebitamente 6mila euro in contanti da un imprenditore operante nella penisola sorrentina, in relazione all’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023-2026, a lui aggiudicato dal Comune di Sorrento per un valore complessivo a base d’asta di oltre 4,5 milioni di euro. L’arresto è avvenuto quando l’imprenditore, nel corso di una cena appositamente organizzata in un ristorante di Sorrento, ha consegnato a Coppola e al suo collaboratore la somma di denaro in contanti, costituente un’ulteriore tranche della maggior somma di denaro indebitamente pattuita, pari complessivamente a 120mila euro Tg Politico Parlamentare, l’edizione martedì 20 maggio 2025.
A COPPOLA GIÀ DATI 66 MILA EURO
All’atto dell’arresto, i finanzieri hanno trovato la somma di denaro poco prima consegnata dall’imprenditore in parte in possesso del sindaco (4.500 euro), e in parte in possesso di Di Maio (1.500 euro). Dalle indagini è emerso che, a fronte della cifra pattuita in relazione all’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica, l’imprenditore, sino al 20 maggio 2025, avrebbe corrisposto al sindaco di Sorrento, direttamente o per il tramite del collaboratore Di Maio, la somma complessiva di 66mila euro. Dalle indagini è emerso, altresì, che lo stesso imprenditore in precedenza avrebbe corrisposto al primo cittadino e a Di Maio, in più soluzioni, la somma complessiva di 50mila euro in contanti in relazione all’ottenuta aggiudicazione di un altro appalto da parte del Comune di Sorrento, relativo al servizio di ottimizzazione e miglioramento dell’asilo nido comunale per il triennio scolastico 2022-2025. Nella flagranza di reato la guardia di finanza ha proceduto ad una perquisizione d’iniziativa nell’abitazione del sindaco, nel corso della quale sono stati rinvenuti oltre 34mila euro in contanti.
PERQUISITI DIPENDENTI E CONSIGLIERI DEL COMUNE DI SORRENTO
L’arresto di Massimo Coppola costituisce l’approdo di una indagine più complessa svolta dalla Compagnia della guardia di finanza di Massa Lubrense, sotto il coordinamento della Procura guidata da Nunzio Fragliasso, nell’ambito della quale, contestualmente all’arresto in flagranza, le Fiamme Gialle, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare, locale e informatica, emesso dalla Procura oplontina nei confronti di 22 soggetti, tra cui altri dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune nonché un soggetto fiduciario del sindaco, indagati per i reati di corruzione (art.319 c.p.), turbativa d’asta (art.353 c.p.) e peculato (art.314 c.p.).
SEQUESTRATI SOLDI PURE A UN SENSITIVO
All’esito delle perquisizioni, sono stati sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet rinvenuti nella disponibilità degli indagati nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un importo complessivo pari ad oltre 285mila euro, di cui oltre 34mila nell’abitazione del sindaco e oltre 167mila euro nell’abitazione (in particolare, occultati in un incavo di un tavolo da biliardo) di un “sensitivo”, Raffaele Guida, abitante a Santa Maria a Vico, nel Casertano, fiduciario e referente del sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori.
QUEI 15 MILA EURO NASCOSTI NEL PANETTONE
Già in precedenza, il 28 dicembre dello scorso anno, Coppola, dopo essersi incontrato a Santa Maria a Vico con Guida era stato controllato dalla guardia di finanza e trovato in possesso di 15mila euro in contanti occultati in una confezione di panettone che, dal complesso delle investigazioni effettuate, risultavano riconducibili a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, per il tramite di Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento. In quell’occasione la somma di denaro era stata sequestrata e successivamente dissequestrata e restituita a Coppola dal Tribunale del riesame.