

Roma – “Keep calm and carry cash”: “mantieni la calma e porta con te i contanti”. Un vecchio monito dei fan delle banconote cartacee è il titolo di un articolo pubblicato nell’ultimo bollettino economico dalla Banca Centrale Europea. Un’attenta analisi per sottolineare l’importanza di tenere in casa del denaro qualora si verificassero scenari di emergenza: una guerra, un blackout, una crisi finanziaria o ancora una pandemia come quella di Covid-19. Nello studio firmato da Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez viene spiegato “il ruolo del contante in euro durante le principali crisi, evidenziandone il valore unico come bene rifugio e strumento essenziale di pagamento di emergenza“.
“La domanda di banconote in euro ha registrato una crescita robusta nonostante la continua digitalizzazione dei pagamenti – si legge nel testo-. Mentre la quota di contante nelle transazioni quotidiane nell’area dell’euro è diminuita, il valore della circolazione di banconote in euro è aumentato significativamente negli ultimi due decenni“.
“La domanda sostenuta di banconote è stata amplificata dal forte aumento della domanda pubblica durante le principali crisi, il che evidenzia il ruolo e le caratteristiche uniche della moneta fisica“, scrivono i due autori. E di esempi ne fanno diversi: “L’insorgenza di crisi improvvise – come la crisi finanziaria del 2008, la crisi del debito sovrano in Grecia del 2014-15, lo scoppio della pandemia di Covid-19 o l’ingiustificata invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022 – ha innescato un’impennata immediata ed estrema nell’acquisizione di liquidità da parte del pubblico“.
“Questi risultati e riflessioni supportano la crescente consapevolezza, da parte delle autorità, che il denaro contante è una componente fondamentale della preparazione nazionale alle crisi – sottolinea ancora lo studio-. Le banche centrali, i ministeri delle finanze e le agenzie di protezione civile di diversi paesi raccomandano ora alle famiglie di mantenere una riserva di denaro contante per più giorni per gli acquisti essenziali. Ad esempio, le autorità di Paesi Bassi, Austria e Finlandia suggeriscono di detenere importi compresi tra circa 70 e 100 euro per membro della famiglia, ovvero sufficienti a coprire i bisogni essenziali per circa 72 ore“.