

Roma – “Giudico positivamente il fatto che si sia raggiunto un accordo, ho sempre pensato e continuo a pensare che una escalation commerciale tra Europa e Stati Uniti avrebbe avuto conseguenze imprevedibili, potenzialmente devastanti”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni nel punto stampa ad Addis Abeba, in Etiopia, dove si trova per il Vertice delle Nazioni Unite sulla sicurezza alimentare, a seguito del vertice in Scozia tra Ursula von der Leyen e Donald Trump. “La base di dazi al 15%, se ricomprende i dazi precedenti che in media erano intorno al 5%-4,8%, differentemente da quello che prevedeva un possibile accordo al 10% che sommava i dazi precedenti, secondo me è una base sostenibile. Dopodiché ovviamente bisogna andare nei dettagli“, aggiunge Meloni.
In particolare, spiega la premier, andare nei dettagli significa “essere certi, ma mi pare che su questo la Presidente della Commissione sia stata chiara, che ci siano alcuni settori che erano particolarmente sensibili, penso alla farmaceutica per esempio, le auto, che siano all’interno del 15%. Bisogna verificare quali sono le possibili esenzioni, particolarmente su alcuni prodotti agricoli. Quindi ci sono una serie di elementi che mancano. Così come io non so esattamente a che cosa ci si riferisca quando si parla di investimenti, acquisto di gas e compagnia. Questo non sono in grado di valutarlo finché non ho i dati chiari”.
“Bisognerà studiare i dettagli e lavorare ancora sull’accordo perché quello che è stato sottoscritto ieri è un accordo giuridicamente non vincolante di massima. Quindi nei dettagli su alcune cose bisogna ancora andare e c’è ancora, diciamo così, da battersi”, continua Meloni. “All’esito di questo lavoro bisognerà anche a livello nazionale ed europeo lavorare per aiutare quei settori che dovessero essere particolarmente coinvolti da questa decisione. E quindi è il lavoro che faremo ovviamente nelle prossime ore anche parlando con le nostre associazioni degli imprenditori, con il nostro mondo industriale. Non ho avuto ancora modo perché sono qui chiaramente”, chiarisce la premier.
“L’Italia e l’Europa adesso devono sedersi, valutare e lavorare per definire tutti i dettagli, continuare a lavorare per ottenere un accordo che sia il migliore possibile. Dopodiché sedersi e interrogarsi su come si faccia a sostenere eventuali settori che dovessero essere particolarmente colpiti”, puntualizza Meloni.