
DIRE – Draghi scuote l’Europa: “L’inazione minaccia la sua sovranità”
- 16 Settembre 2025
Bruxelles – “A un anno di distanza l’Europa si trova in una situazione ancora più difficile. Il mostro modello di crescita sta svanendo e le vulnerabilità stanno aumentando. L’inazione dell’Unione europea minaccia non solo la competitività, ma anche la nostra sovranità“. È con queste parole che il professor Mario Draghi ha aperto il suo discorso a Bruxelles nel corso della conferenza stampa ‘A un anno dal report Draghi‘, tenutasi assieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“Il gap commerciale che ha l’Unione nei confronti della Cina l’anno scorso è aumentato del 20%: la capacità dell’Ue di rispondere alle sfide è limitata dalle sue dipendenze, e questa è una delle motivazioni per cui abbiamo dovuto accettare l’accordo sui dazi con gli Usa”, ha sottolineato il Professore. Parte dell’intervento di Draghi si è concentrato sulla necessità di rimuovere molte delle barriere del mercato unico per permettere a start up e imprese di godere dei benefici dell’intelligenza artificiale. “I cittadini e le aziende sono delusi dalla lentezza dell’Europa.
Le risorse vanno concentrate nei centri di eccellenza e per le start up innovative. I giovani devono avere una chance: loro non vogliono andare via, vogliono restare in Europa. Ma se non attuiamo dei cambiamenti, allora dobbiamo rassegnarci a cedere il passo ad altri attori, come Cina e Stati Uniti”, ha continuato Draghi. In merito all’energia, per l’ex presidente della Bce la strada è chiara: parola d’ordine decarbonizzazione. “È la miglior strada per l’indipendenza energetica- ha detto-, il mercato dei veicoli elettrici sta crescendo meno del previsto e i prezzi non sono accessibili, per questo motivo servono maggiori investimenti in energia pulita”.
Secondo Draghi la linea tra economia e sicurezza è sempre più sottile, ma ha anche avvertito in merito agli aiuti di Stato: senza un coordinamento Ue rischiano di “creare un nuovo tipo di protezionismo”. Infine, il professore si è concentrato sul debito comune: “sarebbe una giusta soluzione, o europeo o a livello di coalizione di Stati. Non darà magicamente più spazio fiscale, ma permetterà di finanziare le aree che in Europa sono più produttive”.

VON DER LEYEN: PUNTARE SU NUCLEARE, DIFESA E IA
Differenziare le fonti di approvvigionamento energetico, implementare il settore dell’intelligenza artificiale e difesa. Sono questi i tre punti principali su cui si è concentrata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel discorso tenuto durante la conferenza ‘A un anno di distanza dal report Draghi’. “La bussola europea è quella che traduce in azione le linee guida designate nel report Draghi ed è per questo che abbiamo scelto di concentrarci sulla competitività”, ha spiegato la numero uno di palazzo Berlaymont. “L’intelligenza artificiale- ha continuato- ha rivoluzionato i giochi e le nostre start up devono avere la possibilità di accedere alle nuove tecnologie. Il mercato unico però ha ancora troppe barriere, è impensabile che per i giovani sia più semplice cercare fortuna oltreoceano piuttosto che nei confini europei”. Nel suo discorso, Von der Leyen si è anche concentrata sull’energia, sottolineando come l’Unione europea sia ancora troppo dipendente dai combustibili fossili e in alcuni paesi il prezzo dell’elettricità sia tre volte maggiore rispetto ad altri Stati. “Il Parlamento la scorsa settimana ha approvato la proposta di utilizzare i fondi di coesione per migliorare le infrastrutture energetiche elettriche. La transizione pulita è una possibilità per l’industria, ma la domanda è: vogliamo che a cogliere i benefici di questi cambiamenti sia l’Europa o altri attori?” ha affermato la presidente della Commissione Ue.
“Oggi la Cina controlla gran parte del mercato di esportazione di materiali critici, ma con i giusti regolamenti l’Europa potrà costruire la sua indipendenza” ha sottolineato von der Leyen. “La diversificazione è necessaria, ed è per questo che abbiamo cercato l’accordo con il Mercosur, con l’Indonesia per le miniere e vogliamo concludere quello con l’India entro fine anno”. Da ultimo, la presidente della Commissione ha menzionato il settore della difesa: “C’è una forte comunione di intenti con la Nato. L’Europa deve pensare alla sua sicurezza: per questa ragione abbiamo approvato il progetto ‘Safe’, che permette di approvare prestiti per la difesa in soli 62 giorni, con 150 miliardi che sono stati già erogati. Questo è il senso di urgenza di cui adesso abbiamo bisogno”.