

Bolzano – Due neonati prematuri sono morti nel giro di poche ore all’ospedale San Maurizio di Bolzano nei giorni scorsi: il responsabile è il batterio Serratia marcescens, la cui presenza non ha dato scampo alle vittime ricoverate nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il primo bimbo è deceduto martedì 12 agosto, l’altro nella notte di mercoledì 13, a breve distanza temporale l’uno dall’altro. I carabinieri dei Nas in reparto per fare luce su eventuali mancanze.
Nella sala Rosengarten dell’ospedale San Maurizio, i vertici dell’istituto sanitario hanno comunicato alla stampa gli esiti dell’indagine interna avviata per ricostruire quanto accaduto. A parlare sono stati il direttore del Comprensorio sanitario, Pierpaolo Bertoli, la direttrice medica Monika Elisabeth Zäbisch e il direttore sanitario Josef Widmann. Quindi la conferma: “Nel reparto di cure intensive prenatali un’infezione batteria è stata causa della morte di due piccoli pazienti – hanno spiegato i medici- Non possiamo che esprimere il nostro più grande dolore per le famiglie. Una tragedia immensa”.
“Oltre ai gravi problemi derivanti dalla loro estrema prematurità, a entrambi i bambini è stata diagnosticata un’infezione da Serratia marcescens– è entrato nei dettagli Widmann- un germe diffuso nell’ambiente, presente nell’acqua, nel suolo, nelle piante, negli animali e negli esseri umani, tra le altre cose due neonati prematuri avevano circa tre settimane di vita e pesavano circa 700 grammi. Questo germe è generalmente innocuo per gli individui sani; tuttavia, per i neonati molto prematuri, l’infezione è potenzialmente letale”. Purtroppo, il serratia inoltre causa sepsi e infezioni generalizzate di tutto l’organismo, difficilmente controllabili con gli antibiotici.
Dei 10 bimbi ricoverati nel reparto di Terapia intensiva neonatale, altri 4 sono risultati positivi al tampone. Si è proceduto alle necessarie procedure di sicurezza e igiene: i locali del reparto sono stati sottoposti a disinfezione e sono state introdotte misure di isolamento, nessun nuovo neonato vi farà ingresso. I prossimi pazienti prematuri saranno dirottati all’ospedale di Trento mentre gli altri piccoli pazienti sono così stati trasferiti in un altro reparto (l’ex terapia intensiva per adulti) per evitare di entrare a contatto con il batterio. “Punto nascita e ostetricia non sono coinvolti in questa criticità”, hanno poi assicurato i medici.
È stata inoltre presentata una segnalazione preventiva alla Procura di Bolzano. Nel frattempo sono in corso accertamenti preliminari affidati al Nas dei carabinieri per verificare se qualcosa non ha funzionato nei protocolli e nelle pratiche igieniche nel reparto di terapia intensiva neonatale. All’esito delle verifiche dei Nas, la Procura valuterà se effettuare un’autopsia sui corpi delle due vittime, come fatto non costituente reato, omicidio colposo contro ignoti, omicidio colposo contro persone indagate.