

Roma – Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Sébastien Lecornu Primo Ministro, in seguito alle dimissioni di François Bayrou. Secondo un comunicato stampa inviato dall’Eliseo, Macron “ha incaricato” Lecornu di “consultare le forze politiche rappresentate in Parlamento per adottare un bilancio e sviluppare gli accordi essenziali per le decisioni dei prossimi mesi”. Sébastien Lecornu è ministro delle Forze armate dal 2022. È il quinto primo ministro dopo la rielezione di Emmanuel Macron. Come riportato da Le Monde, la cerimonia ufficiale di passaggio di consegne – con dimissioni di Bayrou e insediamento di Lecornu – è programmata per mercoledì a mezzogiorno a Matignon, storica sede del primo ministro a Parigi, l’equivalente del nostro Palazzo Chigi. L’ex Ministro delle Forze Armate proporrà un governo solo al termine delle discussioni con le parti. Con una cerimonia già programmata il suo insediamento avrà luogo in una cornice simbolica, mentre il Paese si prepara a giorni di mobilitazione e tensioni.
“La scelta di Lecornu, 39 anni, indica la determinazione di Macron a proseguire con un governo di minoranza che sostiene fermamente il suo programma di riforme economiche a favore delle imprese- scrive Reuters– in base al quale le tasse sulle imprese e sui ricchi sono state ridotte e l’età pensionabile è stata aumentata”.
“A prescindere dalle qualità personali di Sébastien Lecornu, la sua nomina è uno schiaffo in faccia al Parlamento“, ha dichiarato alla Reuters Philippe Brun, il deputato socialista incaricato delle negoziazioni sul bilancio”. Il fatto che Macron nomini uno dei suoi seguaci ha il sapore della fine del regno”. La leader nazionalista Marine Le Pen ha dichiarato su X che “il presidente sta sparando l’ultimo colpo del macronismo, rintanato con la sua piccola cerchia di fedelissimi”. “Solo le dimissioni di Macron possono porre fine a questa triste commedia di disprezzo per il Parlamento, gli elettori e la decenza politica”, ha scritto il leader dell’estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon.
Di fronte a una crisi parlamentare, sociali e finanziarie, Lecornu avrà la sfida di costruire consenso da un Parlamento lacerato, avviare un bilancio credibile e gestire proteste diffuse. La priorità immediata dell’ex ministro sarà, infatti, quella di raggiungere un consenso sul bilancio per il 2026, un compito che si è rivelato la rovina di Bayrou, che aveva spinto per tagli aggressivi alla spesa per contenere un deficit pari a quasi il doppio del tetto UE del 3% del PIL.