Roma – “Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo”. E’ la nota, molto dura, con cui dal Quirinale rispondono al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami. Bignami aveva dato credito ad un articolo della Verità su un ipotetico “piano del Quirinale per fermare la Meloni”: “Apprendiamo oggi dalla stampa che persone che ricoprono il ruolo di consiglieri del Quirinale auspicherebbero iniziative contro il presidente Giorgia Meloni e il centrodestra, esprimendo altresì giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di Governo. In particolare, il quotidiano La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come ‘una grande lista civica nazionale’, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti che si spingerebbero addirittura ad auspicare un ‘provvidenziale scossone’ contro l’attuale Governo. Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza”.
La risposta piccata del Quirinale non è piaciuta a Maurizio Belpietro, direttore della Verità: “Confermo parola per parola quanto pubblicato oggi dalla Verità. Di ridicolo in questa vicenda c’è solo il maldestro tentativo di mettere il silenziatore a dichiarazioni inquietanti rilasciate da un consigliere del presidente della Repubblica”. Bignami poi ha replicato a sua volta: “Ho letto un articolo della Verità che riporta fatti circostanziati e frasi virgolettate. Nessuno ha chiesto interventi al Quirinale, non ci permettiamo di chiedere smentite, rimane la domanda al consigliere. Abbiamo chiesto che il consigliere Garofani smentisca. Nulla costa a una persona come il consigliere Garofani di dire ‘smentisco’, è una parola, ‘smentisco’. Continuiamo ad attendere”.
“Il Quirinale non c’entra nulla, non si commenta, è al di sopra di qualsiasi polemica, di quello che dice il Quirinale se ne fa tesoro. Se il Quirinale dice una cosa- sottolinea Bignami- sommessamente si recepisce, però altrettanto sommessamente continuiamo ad aspettare la smentita. E’ legittimo che il centrosinistra cerchi di vincere le elezioni, ma sentire ‘una grande lista civica nazionale’, ‘non c’è nessuno di adeguato’ non è lusinghiero, ma è una frase tra virgolette. Se non c’è da smentire prendiamo atto che è l’opinione di Francesco Saverio Garofani, non è che facciamo l’Aventino o ci mettiamo a piangere”.
“Mi preme precisare che non ho nulla da precisare, perchè noi non ci facciamo insegnare la grammatica istituzionale dalle sinistre ma neanche la grammatica italiana“.
“Nel comunicato non ci permettiamo mai di citare il Quirinale come destinatario di richieste, perché, e in questo comunicato è molto chiaro, oggi un autorevole giornale condotto da un autorevole direttore, riferisce con nomi precisi, virgolettati altrettanto precisi, e abbiamo chiesto a colui al quale quelle frasi vengono attribuite di smentire quelle frasi che gli vengono attribuite”.
A chi gli domanda se ha sentito Giorgia Meloni su questo, Bignami risponde: “Io uso la mia testa”.