Roma – “Se il taglio Irpef avvantaggia le famiglie più ricche? Effettivamente sì, così risulta dalle nostre analisi, che propendono verso questa interpretazione”.
Lo ha detto Claudio Vicarelli, dirigente del Servizio per l’analisi dei dati e la ricerca economica sociale e ambientale dell’Istat, rispondendo a una domanda del senatore del Pd, Antonio Misiani, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra. Come aveva spiegato nel suo intervento il presidente dell’Istituto, Francesco Maria Chelli, “ordinando le famiglie in base al reddito disponibile equivalente e dividendole in cinque gruppi di uguale numerosità emerge come oltre l’85% delle risorse siano destinate alle famiglie dei quinti più ricchi della distribuzione del reddito: sono infatti interessate dalla misura oltre il 90% delle famiglie del quinto più ricco e oltre due terzi di quelle del penultimo quinto. Il guadagno medio va dai 102 euro per le famiglie del primo quinto ai 411 delle famiglie dell’ultimo. Per tutte le classi di reddito il beneficio comporta una variazione inferiore all’1% sul reddito familiare”.