

Roma – “Le relazioni tra le nostre due Nazioni sono semplicemente impossibili da mettere in dubbio per i legami che conosciamo. É nella realtà delle cose, questo indipendentemente dai tempi che attraversiamo. Siamo nazioni amiche, siamo nazioni alleate, siamo nazioni unite anche da profondi legami storici, culturali, protagoniste delle dinamiche europee, fondatrici dell’Unione europea e ovviamente dallo stesso lato in tutti i forum multilaterali e internazionali”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante le dichiarazioni al termine del colloqui a Palazzo Chigi con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz.
“Siamo anche – aggiunge Meloni – le due principali economie manifatturiere d’Europa, come si sa, e i nostri sistemi produttivi negli anni sono stati sempre più interconnessi tra loro, quindi i nostri destini sono ovviamente molto legati. Siamo l’uno per l’altro partner fondamentali, con un interscambio che nel 2024 ha superato i 150 miliardi di euro, e quindi si capisce molto velocemente come se Italia e Germania lavorano insieme è una buona notizia certamente per i nostri popoli ma è una buona notizia anche per l’Europa nel suo complesso”.
“Sono molto felice di aver accolto a Palazzo Chigi per la prima volta dall’inizio del suo mandato il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz– sottolinea Meloni- Veniamo dai lavori della Cpe dove abbiamo avuto modo di scambiarci prime opinioni, che abbiamo adesso approfondito nel bilaterale. È stato un incontro sicuramente molto aperto, molto cordiale, ma soprattutto un incontro operativo, concreto, che credo rappresenti la smentita più efficace della presunta assenza di interesse da parte del nuovo governo tedesco nei confronti del rapporto con l’Italia“.
“Siamo d’accordo con il cancelliere sul fatto che l’Unione europea deve rifuggire dalla tentazione di continuare a iper-regolamentare qualsiasi cosa e che si debba invece concentrarsi sulle grandi questioni della nostra epoca dove il nostro lavoro comune può fare la differenza. Forse riprendere il principio della sussidiarietà può fare la differenza. La Commissione europea ha già avviato un percorso, siamo convinti che la semplificazione non deve arrivare solo a valle ma a monte dei provvedimenti che si mettono in campo, dobbiamo cioè rimuovere quei dazi interni che rischiamo di auto-imporci e su questo Italia e Germania possono dare un contributo decisivo“, conclude la premier.
“Per quello che riguarda le parole del presidente Macron, non posso che prendere atto del fatto che l’invio delle truppe non è più un tema di discussione, perché come si sa ho varie volte espresso la mia perplessità rispetto all’efficacia di un’iniziativa di questo tipo. Particolarmente nel momento in cui tutti quanti lavoriamo su una priorità, che è quella di un cessate il fuoco incondizionato, priorità che si accompagna alla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina nella sua capacità di difendersi”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz, commenta le parole di ieri di Emmanuel Macron, secondo cui era falso che nella riunione dei ‘volenterosi’ a Tirana si fosse parlato di invio di truppe.
“Nel caso in cui si dovesse riuscire finalmente ad arrivare a un serio tavolo delle trattative per una pace in Ucraina, c’è la questione delle garanzie di sicurezza per la nazione aggredita“, ha aggiunto. “I personalismo rischiano di minare l’unità dell’Occidente, che è fondamentale per risolvere il conflitto” in Ucraina.