Bologna – Nevicate record e gelo negli Stati Uniti, in particolare nel Nord America. E il peggio, secondo i meteorologi, deve ancora arrivare. Secondo il National Weather Service americano, infatti, la neve continuerà a cadere, soprattutto nella regione dei Grandi Laghi, con raffiche di vento forte e rischi di blackout: sono stati emessi avvisi di bufera di neve per le aree vicine al lago Michigan, ma anche per alcune aree del Minnesota, Wisconsin e del Dakota del Sud. Tra le città maggiormente colpite c’è Chicago, dove in un giorno sono caduti quasi 20 centimetri di neve sull’aeroporto O’Hare. Si tratta della nevicata quotidiana più intensa registrata nella metropoli da molti anni. Anche a Buffalo si sono registrate bufere di neve e gelo che hanno portato ad una temperatura minima di -19°C. È una condizione meteo a cui i cittadini americani del Nord sono abituati, ma solitamente arrivano un paio di mesi di tardi, a gennaio.
Il maltempo di questi giorni ha provocato anche pesanti disagi per i trasporti. Alcuni media locali riferiscono, almeno per Chicago, che la città sarebbe letteralmente “paralizzata” e sommersa dalla neve. Sabato sera, circa 1.232 voli sarebbero stati cancellati all’aeroporto internazionale O’Hare e 246 voli sono stati cancellati all’aeroporto internazionale Midway. Sia United che American Airlines hanno previsto condizioni speciali per i passeggeri colpiti dalla tempesta a Chicago permettendo loro di cambiare i voli saltati senza penali o differenze tariffarie.
Mentre gli Stati Uniti del nord sono alle prese con nevicate record, il sud-est registra un’ondata di freddo anomalo per il periodo. Allerta gelo in Alabama, Florida e Georgia, con temperature che hanno raggiunto -2°C a Jacksonville. A New York City, le temperature minime sono scese fino a -4°C.
A rendere più insidiose le nevicate di questi giorni nella regione dei Grandi Laghi è anche il fatto che si sta verificando un fenomeno denominato ‘neve da effetto lago’, che produce nevicate rapide e molto abbondanti anche a carattere di bufera. Ecco come funziona: la massa di aria fredda che si trova sopra il lago attraversa l’acqua del lago, più calda rispetto alle temperature dell’aria, e così assorbe umidità e quando torna verso l’alto finisce per scaricarla come neve in quantitativo molto abbondante. In America viene definita “lake-effect snow“.