

Roma – Una prestazione da numero 1. E’ così che Jannik Sinner ha raggiunto la sua prima finale in carriera al Roland Garros. ‘L’immortale’ Novak Djokovic, tennista dei record, non fa più paura. Battuto in tre set con il punteggio di 6-4, 7-5, 7-6. Nole ha provato a riaprire la sfida nel terzo set, ma l’altoatesino ha annullato tre set point per poi imporsi al tie break. Implacabile. Quarto successo di fila per l’azzurro contro il serbo. Tra i due non sembra esserci più storia. Domenica Sinner proverà invece a strappare lo scettro di re di Parigi e a prendersi una rivincita contro il nuovo vero ‘nemico’: il solito Carlos Alcaraz. Jannik insegue il suo quarto titolo Slam. E poi, cosa ancora più importante, c’è un capitolo di storia da scrivere: vincere al Roland Garros 49 anni dopo l’ultimo italiano a riuscirci, Adriano Panatta nel 1976.
“Ho dovuto giocare il mio miglior tennis. Novak ha fatto vedere ancora una volta che è un modello per noi giocatori più giovani. Siamo fortunati a vederlo giocare ancora a questo livello”. Lo ha detto Jannik Sinner a caldo dopo la vittoria in semifinale al Roland Garros contro Novak Djokovic, sconfitto in tre set dopo tre ore e 16 minuti di partita. “Novak ha vinto così tanto- le parole riportate da supertennis.tv- è il migliore nel nostro sport, affrontarlo qui è fantastico. Cerco di non pensarci ma prima di scendere in campo senti un po’ di tensione, sai a cosa stai per andare incontro. Domenica la finale con Carlos sarà difficilissima. Gli ultimi scontri diretti con Carlos non stanno andando bene per me, ma cercherò di fare del mio meglio” ha aggiunto Jannik, che affronterà Carlos Alcaraz nella prima finale Slam fra due giocatori nati negli anni 2000. “Voglio godermi questo momento, che è speciale. Cerchiamo di apprezzarlo, anche perché domani abbiamo un giorno libero. Grazie a tutti i tifosi per avermi trattato così bene per tutto il torneo” ha concluso Sinner.