

Roma – Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la penisola russa della Kamchatka nelle prime ore di mercoledì, e ha scatenato allerte tsunami in tutto il Pacifico, fino alla Nuova Zelanda e alla California. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center onde da 1 a 3 metri potrebbero abbattersi sulle zone costiere di Hawaii, Cile, Giappone, Isole Salomone, Russia ed Ecuador.
Secondo l’Accademia Russa delle Scienze, il terremoto è stato il più forte nella regione dal 1952, e ha colpito a una profondità di 19,3 km (12 miglia). Il suo epicentro è stato localizzato a 126 km (80 miglia) a est-sudest di Petropavlovsk-Kamchatsky, una città lungo la baia dell’Avacha. La prima scossa è stata seguita, mezz’ora dopo, da una seconda scossa di magnitudo 7 e da una terza di magnitudo 6.5.
Le prime segnalazioni di danni sono arrivate dalla Russia ma finora riguardano un asilo nella zona danneggiato e “numerosi feriti” ma nessuno grave. Le prime onde di circa tre metri si sono abbattute nel distretto di Elizovsky.