

Bologna – Un fortissimo terremoto di magnitudo 7.4 ha colpito nella notte il sud delle Filippine, e l’ufficio sismologico locale ha informato che sono possibili danni e scosse di assestamento. Il sisma è avvenuto a circa 20 chilometri dalla città di Manay, nella regione di Mindanao. L’epicentro è stato localizzato ad una profondità di 58 chilometri.
Sui social circolano un sacco di immagini e video del momento della scossa principale (a cui ne sono seguite altre di assestamento): in un video diventato virale, si vede un’aula di scuola (o università) dove le sedie tremano violentemente, la luce va e viene e un pannello si stacca dal soffitto. Gli studenti terrorizzati. Un altro video è stato girato sui ponteggi di un cantiere, da operai terrorizzati: tutta la struttura del ponteggio oscilla pericolosamente e poco distante ci sono anche due gru che, per fortuna, non sono crollate. Un un altro video, infine, si vedono persone accucciate per strada con le mani sulla testa, come è consigliato di fare nel caso ci si trovi all’esterno al momento del terremoto.
Dopo il terremoto, nelle scorse, l’istituto di vulcanologia delle Filippine aveva diffuso l’allerta per il rischio di uno “tsunami distruttivo” sulla costa orientale, che poi però è rientrato. Il consiglio era di evacuare immediatamente la zona. L’allarme è però rientrato alcune ore dopo. I danni causati dal terremoto sono in fase di valutazione.
Un altro terremoto che si era verificato 11 giorni fa, l’1 ottobre, aveva causato la morte di 74 persone. In quel caso la magnitudo era stata di 6.9, aveva provocato la morte di 74 persone e la distruzione o il danneggiamento di circa 72mila edifici nell’isola centrale di Cebu. Le Filippine sono uno dei paesi più a rischio di catastrofi in tutto il mondo, e sono spesso colpite da terremoti ed eruzioni vulcaniche a causa della loro posizione sull’”Anello di fuoco” del Pacifico, un arco di faglie sismiche oceaniche.