Roma – Pokrovsk, nodo strategico nella regione del Donetsk, nell’Ucraina orientale, è diventata in queste settimane uno dei fronti più caldi del conflitto tra Ucraina e Russia. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters le forze russe hanno affermato di aver occupato decine di edifici in combattimenti casa-per-casa, spingendosi verso il completo accerchiamento della città. Parallelamente, le truppe ucraine stanno intensificando le loro operazioni nell’area di Dobropillia, a ovest di Pokrovsk, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sul presidio ucraino. La città di Pokrovsk è considerata una “porta” verso il cuore del Donetsk orientale: la sua ‘presa’ consentirebbe a Mosca di aprire una nuova direzione di avanzata verso le città ucraine ancora sotto controllo di Kiev, come Kramatorsk e Sloviansk. Ma secondo il think tank Carnegie Endowment for International Peace, la perdita di Pokrovsk da parte ucraina “non rovescerebbe l’intero esito della guerra”, ma rappresenterebbe un colpo morale e strategico significativo.
Gli ultimi resoconti indicano che le forze russe sono penetrate in vari quartieri della città ed è l’emittente tv statunitense Cnn a scrivere che “le forze russe sembrano sul punto di conquistare finalmente la città di Pokrovsk, nell’Ucraina orientale, una vittoria simbolica che il presidente Vladimir Putin persegue da 21 mesi a un prezzo sempre più alto. I combattimenti all’interno della città si sono intensificati negli ultimi giorni, dopo che le truppe russe vi sono riuscite a infiltrarsi. La caduta di Pokrovsk – il cui valore strategico è già stato notevolmente ridotto, ma che rappresenterebbe comunque la più grande vittoria per Mosca dal 2023 – sembra ormai quasi inevitabile, secondo chi è sul campo”. Tuttavia, Kiev rigetta la tesi di un totale accerchiamento, pur ammettendo che la situazione è “difficile” e che le sue linee logistiche sono sotto attacco continuo.
La battaglia di Pokrovsk si configura quindi come un momento cruciale nel conflitto russo-ucraino: ciò che sta accadendo in questa città può non solo influenzare l’andamento tattico della guerra sul fronte del Donetsk, ma anche avere ripercussioni sulla percezione internazionale della capacità ucraina di reggere l’offensiva russa.

Vladimir Vladimirovič Putin – Volodymyr Zelens’kyj