Roma – “È il quarto Natale di guerra per il popolo ucraino. Si moltiplicano gli attacchi russi alle città e alle infrastrutture civili ed energetiche. Le vittime civili sono sempre più numerose. L’Europa e l’Italia restano saldamente al fianco dell’Ucraina e del suo popolo, con l’obiettivo di una pace equa, giusta e duratura, rispettosa del diritto internazionale, dell’indipendenza, della sovranità, dell’integrità territoriale, della sicurezza ucraine”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico al Quirinale.
“Cosa è accaduto, cosa sta accadendo se protagonisti di primo piano del ‘vecchio’ ordine internazionale si propongono, con i loro comportamenti, di dare vita a un ‘nuovo ordine’, basato su sopraffazione con ogni mezzo, violenza, guerra, conquista, competizione tra gli Stati per l’accaparramento di risorse, tentando, così, di perpetuare diseguaglianze tra i popoli? Va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori intorno a cui costruire un ‘nuovo ordine’. Con il corollario del ritorno dei ‘soldati di ventura’, di mercenari chiamati a guerreggiare, per conto terzi, in Paesi lontani, senza motivazioni che non siano, appunto, quelle della prepotenza verso i civili e verso i Paesi meno strutturati a opporvisi, meno capaci di difendersi”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo diplomatico al Quirinale.
“Le generazioni globali che lottarono contro il nazifascismo in Europa, contro il colonialismo, contro i totalitarismi per rivendicare libertà e diritti, spesso anche a costo della vita, ricercando un progetto di collaborazione sfociato nella creazione dell’Onu – il più ambizioso tentativo nella storia dell’umanità di dare una cornice di regole alle relazioni internazionali – rischiano di vedere infranti, oggi, i loro sacrifici. Un sistema, costruito per assicurare garanzie di pace e di convivenza – riflesso di equilibri lungamente discussi e negoziati – entra in crisi quando qualche protagonista della vita internazionale lo infrange, ritenendo che non sia più funzionale alla prevalenza dei propri interessi, talvolta ondivaghi, e che questi debbano prevalere sui valori condivisi e sulle esigenze degli altri Paesi. Entra in crisi quando si accampano presunte – e spesso fallaci – esigenze di sicurezza per alterare la bilancia strategica. Il principio non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale. Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico al Quirinale.
Il rispetto delle regole e del diritto internazionale “è stata la strada intrapresa, pur tra tante contraddizioni, per molti anni. È l’orizzonte indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Era – e rimane – la speranza del mondo e, nei primi due decenni di questo millennio, pensavamo di poterla conseguire. Ma questa prospettiva è stata bruscamente dissolta poco meno di quattro anni fa. Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha, sciaguratamente, scelto di travolgere questo percorso ripristinando, con la forza, l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi”, dice Mattarella.