

Fano (PU) – Solo una, forse due mostre in tutta Italia contengono lo stesso numero di capolavori e solo tra 9 anni sarà possibile riammirarli in forma originale in quanto, per non rovinarsi, devono attenersi al rapporto 1:3, vale a dire che per un mese di esposizione devono stare 3 anni al buio. Sono sufficienti queste due informazioni per raccontare la maestosità di “Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato. Alla ricerca dell’armonia. I leggendari disegni del Codice Atlantico” la mostra in programma a Fano dal 12 luglio al 13 ottobre, in cui saranno esposti 5 disegni del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci: il rodometro, l’orologio ad acqua, la grande balestra, le lunule e il rinforzo delle volte del Duomo di Milano.
Questi 5 capolavori provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano, arriveranno a Fano domani ma l’orario è top secret e la loro collocazione alla Sala Morganti di Palazzo Malatestiano non sarà aperta il pubblico il quale dovrà attendere fino a giovedì, giorno del taglio del nastro ufficiale (preceduto alle 17.30 da una conferenza alla Sala Verdi del Teatro della Fortuna) in una location rimessa a nuovo per l’occasione “e che – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Caterina Del Bianco – rappresenta un investimento sul futuro in quanto potrà ospitare d’ora in avanti mostre di alto livello”. L’evento rientra nelle celebrazioni per i 500 anni della morte del genio toscano ed arriva a coronamento di 10 anni di studio e lavoro portati avanti dal Centro Studi Vitruviani, lavori che mettono in luce il forte legame tra Vitruvio e Leonardo il quale si ispirava agli studi dell’architetto fanese (De Architectura) per le sue creazioni.
“Il De Architectura – ha spiegato Paolo Clini, curatore della mostra insieme a Guido Beltramini e Francesca Borgo – è l’unico trattato di meccanica a noi pervenuto e gli studi di Leonardo si rifanno tutti a quel testo. Il loro legame era forte tanto che spesso il toscano nei suoi testi cita Vitruvio”. La mostra, finanziata in parte dal Mibac e per 150mila euro dalla Regione, avrà anche un risvolto digitale. Attraverso un Qr-code, infatti, sarà possibile scaricare due App, una in cui sarà lo stesso Vitruvio a spiegare i suoi studi con tanto di visita interattiva alla basilica, un’altra in cui le macchine leonardiane si animeranno e prenderanno vita mostrando i loro ingranaggi.
Altro elemento caratteristico dell’esposizione sarà la presenza de “Il Mirroring” dell’Uomo vitruviano di Leonardo (rivisitato rispetto alla versione proposta nella mostra del 2014/2015), una proiezione interattiva che permetterà ai visitatori di ogni età di sovrapporre il proprio corpo al celeberrimo modello e di confrontarsi con le sue proporzioni.