

Fano (PU) – “Serfilippi rilancia sull’idea di rendere Fano co-capoluogo di provincia? Vada avanti ed arrivi al risultato concreto: non sia altro tema che rimane nella bagarre politica. Le condizioni ci sono. Noi daremo una mano”. Lo afferma l’esponente di Italia Viva Etienn Lucarelli.
“Fano merita un riconoscimento come questo – sottolinea Lucarelli – e non per acume politico o vittoria personale di qualcuno: lo merita perché ha un impatto sociale, culturale ed economico sulla provincia tale da rendere necessario questo riconoscimento per la crescita uniforme di tutto il territorio a nord delle Marche e nello specifico delle vallate Metauro e Cesano, Fano in rappresentanza. In questo dovrebbero unirsi anche i sindaci dei territori vicini, ci sembrano troppo silenti sul tema, così come lo stesso Gambini la cui proposta ci sembra invece fuori luogo”.
“Le Marche, – delinea ancora Lucarelli – per loro conformazione geografica, hanno una suddivisione per vallata da sempre definita “a pettine”. Su questa base geografica si sono nel tempo costruite infrastrutture e creati rapporti sociali, economici ed anche politici: le città di Pesaro e Urbino, capoluoghi di provincia non sono state in grado di tutelare appieno le vallate Metauro e cesano, rendendo le colline che la dividono un ostacolo troppo importante per riuscire a tutelare tutto il territorio. La politica locale deve riconoscere questa condizione geopolitica, che va oltre le singole città o paesi: non riconoscerla significa essere miopi o giocare con la crescita uniforme del territorio.
Ecco perché, se oggi se ne prefigurano le condizioni, occorre agire subito e trarne il profitto che le vallate del Metauro e del cesano meritano, Fano in testa”.
“Ritornando alla proposta del sindaco Gambini, – precisa ancora Etienn Lucarelli – si unisca al sindaco Serfilippi; la sua proposta sembra più votata a trarre un profitto personalistico per Urbino quale guida dell’entroterra, ma lo potrebbe già essere mettendo in campo idee e proposte, visto che è già co-capoluogo, piuttosto che in una inopportuna divisione territoriale. Tra l’altro se proprio dobbiamo cercarla, considerando la condizione geografica di cui sopra, la divisione più opportuna sarebbe appunto per vallata, quindi un asse Pesaro-Urbino ed un asse Fano-Mondolfo-Cagli-Pergola, non costa ed entroterra che hanno necessità di dialogare con maggior forza e costanza. Detto ciò, – conclude – siccome crediamo che non sia utile guardare a divisioni, ma piuttosto ad accorpamenti necessari a ridurre i costi per amministrare il nostro bel paese, una entrata della città di Fano come co-capoluogo a tutelare gli interessi di crescita delle vallate Metauro e cesano è, oggi, più che necessaria e non solo per Fano. Non si perda tempo”.