

Fano (PU) – “Non siete più credibili, ne come amministratori ne come politici. In noi non troverete alcuna sponda o solidarietà sulla vostra finta indignazione nei confronti della Regione”. Il giorno dopo l’intervento della giunta fanese, che “minaccia” azioni contro la Regione se l’ospedale unico si dovesse costruire a Muraglia senza una votazione, il Movimento 5 Stelle passa al contrattacco e lo fa con un comunicato che lascia poco spazio all’interpretazione.
“La conclusione di questa lunga sceneggiata dell’ospedale unico l’avevamo già prevista mesi fa – scrivono Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Giovanni Fontana -, per questo da tempo ci battiamo per bloccare questo scempio che è la chiusura del Santa Croce. Ci siamo accordati con forze politiche lontane da noi, per raccogliere le firme dei cittadini e tentare il referendum propositivo pur sapendo che la legittimità dell’iniziativa era discussa, ma ci abbiamo provato. Ricordiamo bene i commenti compiaciuti di buona parte della maggioranza dopo la bocciatura del referendum che ha negato la possibilità ai cittadini di esprimersi, ma d’altronde era difficile immaginare che, almeno per una volta, si potessero anteporre le esigenze dei cittadini alle direttive di partito, imposte dai capi pesaresi Ricci e Ceriscioli ed avallate da Minardi”.
“Quelle di oggi sono lacrime di coccodrillo – incalzano i pentastellati –, e sono fatte da colui che si è fatto eleggere sindaco promettendo di difendere il Santa Croce. Questa classe politica e amministrativa non è più credibile. Il Pd ci sta chiudendo l’ospedale e non siamo disposti a tollerare gli atteggiamenti di chi ha deciso di governarci insieme. Sono i vostri compagni Ricci e Ceriscioli – scrive il M5S di Fano rivolgendosi a Seri e la sua giunta – che hanno deciso e voi vi siete allineati, riservandovi il ruolo, assai poco credibile in commedia, di indignati. Avete perso l’occasione di unirvi nell’assemblea di Area Vasta con i sindaci che si sono opposti a questo scempio della sanità pubblica a vantaggio di quella privata e si sono battuti per un sistema ospedaliero policentrico, oltre che per un piano sanitario nuovo e alternativo. Avete un unico modo per smentirci – concludono -: quello di dimettervi”.