

Purtroppo uno dei fattori, col quale bisogna fare i conti sempre più spesso, sono i crediti difficilmente esigibili a causa di fatture non pagate. Le ragioni possono essere certamente tante, e tutte diverse, ma il problema di base rimane e si presenta come un fenomeno sempre crescente. Quello delle fatture non pagate è un evento che, fin quando è possibile, va arginato prima che si presenti Bisogna infatti cercare di avere sempre rapporti commerciali con clienti o partner che siano affidabili. Per conoscerne l’affidabilità occorre raccogliere prima di ogni accordo le informazioni utili a conoscerne il profilo in modo da limitare a monte il presentarsi del problema.
Infatti è sempre meglio avere rapporti commerciali con un cliente affidabile che con un cliente che sembra offrire grandi guadagni ma la cui solidità non sia supportata da dati concreti. Per testare l’affidabilità di un cliente servono informazioni precise, che riguardano la sua situazione finanziaria e che possono essere richieste online su un portale dedicato: Icribis ad esempio, permette di effettuare la ricerca anagrafica di una persona e valutare così quanto possa convenire affrontare il rischio di una collaborazione commerciale.
Si potranno ottenere così, oltre ai dati anagrafici, un elenco completo delle società presso le quali è, o è stato, azionista. Si avranno le informazioni riguardanti le quote detenute in varie attività e la solidità delle società nelle quali ha investito. Si potrà effettuare una verifica per capire se abbia dei procedimenti in corso o li abbia avuti e come ne sia uscito.
Un’indagine accurata e a tutto campo, quindi, che interessi non solo il cliente ma anche tutte le attività commerciali con le quali ha stretto rapporti, per evitare in tutti i modi di trovarsi a dover risolvere il problema delle fatture non pagate. Ma, per quanto si possa essere prudenti, il numero dei cattivi pagatori è in crescita, vuoi per la crisi che per la malafede, e può capitare a tutti di dover fronteggiare l’emergenza di un credito in sospeso. In questi casi le azioni che la Legge consente per potersi cautelare sono più d’una. Vediamo quali
Innanzi tutto è importante vedere qual è la scadenza della fattura prevista per contratto. Ci sono fatture per fornitura merce che spesso vengono emesse con pagamenti a 30, 60, 90 giorni. Il pagamento in regola delle prime due, e il ritardo sulla terza, spesso indica l’insorgere di un problema risolvibile con un cliente generalmente buon pagatore. In questi casi probabilmente basta una telefonata per capire l’entità del ritardo e bloccare le forniture successive se il pagamento non viene effettuato nei tempi concordati.
Se il problema persiste, o ci si rende conto che si è incappati in un cattivo pagatore, la prima azione da fare è spedire una lettera di sollecito, citando espressamente la norma di legge e il periodo concesso per la dilazione, oltre la quale si andrà per le vie legali per recuperare il credito vantato. Molte aziende hanno a libro paga un legale, il cui compito è proprio quello di occuparsi dei casi di insolvenza, e sarà lui, nella qualità, a scrivere per conto dell’Azienda creditrice.
Altre invece, strutturate diversamente, potranno inviare la lettera di sollecito, citando comunque gli estremi della legge e il periodo di esazione, a cura dell’ufficio amministrativo, riservandosi in un secondo momento, di affidare la pratica ad un legale.