

Fano (PU) – In occasione delle Festività Natalizie, la Polizia di Stato anche in questa Provincia, ha potenziato i servizi di controllo del territorio, in particolare svolgendo attività mirate a contrastare i reati contro il patrimonio e soprattutto il fenomeno dei furti. Nella circostanza i poliziotti hanno effettuato posti di controllo e avvalendosi anche del sistema di videosorveglianza cittadino e della collaborazione della Polizia Locale di Fano, hanno monitorato con attenzione i movimenti di alcune autovetture ritenute sospette, che accedevano in città. In tale contesto, nella ricorrenza della Festività dell’Immacolata, il personale del Commissariato di P.S. di Fano ha intercettato una banda che si ritiene essere dedita a furti all’interno di abitazioni private durante le ore pomeridiane, sfruttando l’assenza dei residenti.
Gli accertamenti esperiti hanno consentito di ricostruire il modus operandi del gruppo in questione, solito utilizzare l’autostrada e la superstrada per i propri spostamenti, attendere il calare del buio per effettuare i sopralluoghi a Pesaro, Fano e in altri comuni della Vallata del Metauro, per poi colpire preferibilmente nella fascia oraria dalle ore 17 alle ore 22. In particolare nella giornata di ieri, i poliziotti fanesi, coordinati dal dirigente dott. Stefano Seretti, hanno intercettato un’autovettura che dopo aver effettuato dei giri sospetti in zone residenziali di Fano e di alcuni comuni dell’entroterra, verso le ore 17, si è diretta verso Pesaro, in questo caso utilizzando la Strada Statale Adriatica.
All’alt degli Agenti, intimato all’altezza di Fosso Sejore, l’auto ha accelerato bruscamente, dirigendosi sulla Panoramica Ardizio dove, infine, è stata bloccata. A quel punto i tre occupanti hanno abbandonato il mezzo per darsi a una precipitosa fuga a piedi attraverso i campi, inseguiti dagli agenti. Nonostante il buio, il fango e la fitta vegetazione di rovi e spine, i poliziotti sono riusciti a raggiungere uno dei fuggitivi, che ha tentato inutilmente di sottrarsi all’arresto reagendo con violenza.
All’interno dell’autovettura i poliziotti hanno rinvenuto strumenti da scasso come un cacciavite e una smerigliatrice, impiegabili per aprire gli infissi e per forzare le casseforti e alcune torce elettriche utili per muoversi furtivamente in ambienti bui.
L’uomo, un cittadino albanese 24enne, già noto alle Forze dell’Ordine e irregolare sul Territorio Nazionale, è stato tratto in arresto per violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, ricettazione e possesso di strumenti per l’effrazione. Secondo l’ipotesi investigativa lo stesso farebbe parte, appunto, di una banda di stranieri specializzata nel compiere, in modo seriale, effrazioni nelle abitazioni private, in particolare nel centro-nord Italia.
L’auto utilizzata dalla banda è stata sequestrata in quanto appartenente ad un prestanome italiano intestatario di oltre 200 veicoli, metodo solitamente utilizzato dai malviventi per impedire agli investigatori di risalire alle loro identità.