

Fano (PU) – Il Direttivo dell’Associazione La Nuova Fano esprime profonda preoccupazione per quanto emerso dalla relazione del dott. Vallemani, commercialista di comprovata esperienza e autorevolezza, incaricato di esaminare lo stato finanziario della Fondazione Teatro della Fortuna.
“Un buco economico – affermano – che, per dimensioni e gravità, sembra rappresentare il peggior dissesto nella storia del Teatro fanese. Si tratta di fondi pubblici, risorse che appartengono alla comunità, gestiti in maniera che riteniamo inaccettabile e, per alcuni as petti, persino opaca. Una relazione ricca di elementi allarmanti circa pratiche gestionali “amicali” e, in alcuni casi, 52 utilizzi da soggetti esterni per delle attività teatrali a gratis? certamente un danno enorme, non solo economico, ma anche culturale e simbolico per l’intera città”.
“Nuova Fano – ribadiscono – non intende restare in silenzio. Chiediamo con forza che vengano chiarite tutte le responsabilità, con nomi e cognomi, e che non venga trascurata la possibilità, se ci sono gli elementi, che la Magistratura avvii un’indagine approfondita su una vicenda che rischia di lasciare segni profondi sulla credibilità delle istituzioni culturali fanesi. Il Teatro della Fortuna è un bene prezioso, un patrimonio artistico e identitario che merita rispetto, competenza e trasparenza nella sua gestione. Non possiamo permettere che venga compromesso da condotte gravi e irresponsabili”.
“Appoggiamo pienamente – delineano ancora gli esponenti di Nuova Fano – l’impegno costruttivo del Sindaco Serfilippi e dell’Amministrazione Comunale per ricostruire un percorso virtuoso confidando anche e soprattutto sulla BCC di Fano, la Fondazione Carifano e altri partner strategici, per salvare il salvabile e avviare una nuova fase di risanamento e rilancio. Riteniamo doveroso che il Partito Democratico, forza politica che ha avuto un ruolo centrale nella gestione della Fondazione negli anni scorsi, dia spiegazioni pubbliche in merito a quanto accaduto. Le carte parlano chiaro e i cittadini meritano risposte”.