Fano (PU) – La minoranza comunale fanese di Fratelli d’Italia, fa pressione alla giunta Seri e al Consorzio di Bonifica a riguardo del Fossato di Carrara o rio Beverano.

“Il Fossato di Carrara o rio Beverano, – evidenzia Davide Del Vecchio – è un fossato che attraversa l’abitato di Carrara, Cuccurano e Bellocchi ed è in grave stato di manutenzione. Le sponde del canale sono crollate in alcuni punti e il rischio di esondazione è concreto. In passato il Fossato è esondato in diverse occasioni provocando danni agli immobili degli abitanti di Carrara”.

“Il Consorzio di Bonifica del Foglia-Metauro-Cesano e il Comune di Fano – sostiene Del Vecchio – sono responsabili della manutenzione del Fossato di Carrara per le zone fuori e dentro il centro abitato. Tuttavia, negli ultimi anni, non hanno fatto nulla per riparare le sponde del canale. La situazione è diventata insostenibile. I cittadini sono preoccupati per la loro sicurezza e chiedono al Consorzio di Bonifica e al Comune di intervenire immediatamente. “Basta inerzia!”, affermano i cittadini”.

“Il Consorzio di Bonifica e il Comune di Fano – precisa l’esponente di Fratelli d’Italia – devono riparare le sponde del Fossato di Carrara prima che sia troppo tardi. Il rischio di esondazione è concreto e non possiamo permetterci di aspettare. Il Consorzio di Bonifica e il Comune di Fano devono assumersi le loro responsabilità e intervenire immediatamente, i cittadini hanno il diritto di vivere in sicurezza e si deve fare tutto il necessario per garantire la loro sicurezza”.

Fratelli d’Italia di Fano, chiede al Consorzio di Bonifica e al Comune di Fano di:

• Intervenire immediatamente per riparare le sponde del Fossato di Carrara;
• Informare i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori;
• Garantire la sicurezza dei cittadini dei quartieri interessati.

“In assenza di immediati provvedimenti – conclude Davide Del Vecchio – riterremo responsabili gli enti interessati degli eventuali danni che saranno cagionati alla cittadinanza, provvedendo alla denuncia alle autorità competenti per il mancato intervento”.