

Fano (PU) – Fumata bianca a seguito della riunione dei Cda di Aset Holding e Aset Spa che hanno votato e approvato all’unanimità il piano industriale e lo statuto della nuova Aset unificata. Si procederà come già detto in passato per incorporazione della Holding che verrà assorbita dall’Spa. Al comando della nuova Aset ci sarà un amministratore unico anche se l’idea è quella di creare un nuovo Cda dove tutti i comuni soci verranno rappresentati. La struttura tecnica dell’azienda vedrà comunque il mantenimento di un direttore tecnico e uno amministrativo. Anche la proprietà della società verrà ridistribuita poiché in questo momento il comune di Fano possiede il 97% della municipalizzata mentre i comuni soci il solo 3%. Con la fusione la città della Fortuna manterrà il 70% mentre i restati Comuni acquisiranno il 30%, percentuali che rappresentano così i reali servizi erogati nelle diverse città. “Con il nuovo piano industriale – ha affermato il sindaco Massimo Seri – si porterà un risparmio di 2.727.000 euro in 4 anni, derivato, tra le altre cose, dall’economia organizzativa e gestionale del personale: tutti i posti di lavoro attuali verranno garantiti ma con il ciclo di pensionamenti e uffici che si uniscono si ridurranno le risorse. Ci sarà anche un potenziamento del conto economico di 1.300.000 euro che potranno essere reinvestiti per migliorare i servizi”. Un ulteriore risparmio secondo il primo cittadino potrebbe derivare anche dalla sinergia con Marche Multiservizi: “In questo momento – spiega il sindaco – l’umido che produciamo viene spedito a Ravenna per un costo di circa 1.500.000 euro che in futuro, grazie a questa collaborazione, potrebbero essere risparmiati con la realizzazione di un gestore anaerobico. A seguito non sarebbe più necessario il passaggio sopracitato, anzi, altri comuni potrebbero poi venire a conferire l’umido da noi, procurandoci addirittura un guadagno”. Lo scoglio più grande per la fusione sembra quindi essere superato secondo il sindaco che conclude: “Entro 30 giorni i Comuni soci, attraverso i propri consigli comunali dovranno approvare lo statuto e il piano industriale. Terminato questo passaggio ci sarà l’assemblea dei soci ed entro marzo si insedierà il nuovo amministratore unico (sul quale il primo cittadino non ha lasciato trapelare nulla. Ndr) con decorrenza per il 1 gennaio 2017 quando avremo a tutti gli effetti la nuova Aset”.