Fano (PU) – Non ci sono molte notizie sul palio degli “uomini ignudi” che aprirà sabato 23 gennaio il Carnevale di Fano. Ne ha parlato sabato scorso il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini all’assemblea de soci, ma la corsa di cento uomini svestiti che correranno per le vie del centro prima di farsi giudicare da una giuria al femminile sta già facendo discutere e non certo in maniera positiva. La mente ritorna forzatamente all’epoca delle Lecciso e alla tanta criticata “ospitata” delle sorelle più “gossipate” degli ultimi anni. L’idea che sta circolando, infatti, è che si tratti di un evento non adatto al contesto della manifestazione al punto che Sergio Schiaroli si è detto pentito di aver rinnovato la tessera della Carnevalesca quando ha saputo di questa particolare iniziativa. “Se avessi saputo degli ‘uomini ignudi’ non l’avrei rifatta – racconta Schiaroli – perché credo che un conto sia la trasgressione contemplata dal Carnevale, un conto il cattivo gusto. Sono tra coloro che hanno sempre sostenuto la Carnevalesca e sono convinto che tutti i fanesi lo debbano fare, ma su certi eventi bisognerebbe avere maggiore attenzione”. Schiaroli parla poi del convegno dello scorso fine settimana in cui si è discusso della necessità di innalzare il livello culturale degli eventi cittadini, tra cui il Carnevale. “C’erano il sindaco, l’assessore alla Cultura, i responsabili di fano Jazz, Centro Studi Vitruviani e del Carnevale – riprende Schiaroli – tutti si sono trovati d’accordo nell’avere un’unica regia per queste iniziative per innalzarne il livello culturale. Se il risultato è la corsa degli uomini nudi credo che ci sia qualcosa che non funziona. Ripeto, va bene la trasgressione, va bene fare festa, ma si può fare tutto avendo maggior gusto, sembriamo tornati ai tempi delle Lecciso”.