

Fano (PU) – Il Comitato Ciclovia del Metauro continua la sua opera di informazione per realizzare finalmente una ciclovia lungo i binari dell’ex ferrovia Fano Urbino che avrebbe un enorme impatto positivo non solo sulla qualità della vita ma anche sull’economia dell’intera valle del Metauro.
“Nel Piano strategico 2032 – afferma il Comitato – approvato dalla Giunta regionale è compreso anche un ‘anello ferroviario’ che già unisce ‘Ascoli-Porto d’Ascoli-Civitanova-Fabriano’ e ‘dovrà agganciare la Orte-Falconara’”.
“In precedenza, – ricordano – questo ‘anello’ era molto più ampio perché comprendeva la Fano Urbino da collegare alla Pergola Fabriano, già riattivata a fini turistici e, in prospettiva, anche commerciali; il tutto farebbe parte della ‘Subappennina Italica’, una linea interna che dovrebbe collegare alla Orte Falconara anche la valle del Metauro”.
“Nel Piano strategico 2032 della Fano Urbino – sottolinea il Comitato – non risultano tracce, nonostante se ne continui a sostenere il ripristino. Di questa esclusione non sono stati comunicati i motivi che pure interessano tantissimi cittadini, soprattutto quelli che rivogliono la ferrovia ed hanno creduto a promesse elettorali che non vengono mantenute, anche se ci sono tutte le condizioni favorevoli; infatti, c’è il sostegno della AD di RFI, della Regione Marche, di importanti associazioni economiche e culturali, di ingegneri ferroviari, ecc.; inoltre, qualcuno pensa che si possano ottenere finanziamenti dal PNRR e molti altri sono convinti che esista il riconoscimento di ‘ferrovia turistica’ grazie alla legge 128/2017”.
“Oltretutto, – si evidenzia ancora – secondo una mozione presentata pochi anni fa in Consiglio regionale, ‘la linea risulta completamente armata e integra per quanto riguarda l’armamento e le opere d’arte (ponti, gallerie, viadotti), sono intatte le stazioni, i binari di transito e di sosta, le banchine e i fabbricati accessori di stazione e il collegamento con la linea adriatica risulta ancora integro e funzionale’”.
“Pertanto, – concludono – l’esclusione della Fano Urbino dal Piano strategico 2032 non sembra giustificabile; una spiegazione però ci sarebbe: si è preso atto che il suo ripristino non è possibile ma non lo si vuole dire. Per fare chiarezza le occasioni non mancano, come ad esempio qualche convegno, magari grazie allo studio di fattibilità del ripristino che da due anni aspetta invano di essere pubblicato”.
Capolinea Urbino