

Fano (PU) – Ripartiranno lunedì 3 giugno i lavori di riqualificazione della storica fontana di Piazza XX Settembre. Dopo un periodo di sospensione legato a importanti ritrovamenti archeologici e alla conseguente variante progettuale approvata dalla Soprintendenza, il cantiere entra ora nella fase conclusiva.
«Si tratta di un cantiere strategico – dichiara il sindaco Luca Serfilippi – perché inserito nel cuore pulsante della città. È stato sospeso non per inadempienze, ma per un lavoro serio e condiviso con la Soprintendenza volto a valorizzare al massimo questo luogo simbolico. La ditta esecutrice ripartirà il 3 giugno con grande determinazione. L’obiettivo è chiudere i lavori entro la prima settimana di luglio, se possibile anche entro giugno. Il centro storico si riqualifica così: non con le parole, ma con i fatti».
La sospensione dei lavori – spiega l’assessore ai lavori pubblici Gianluca Ilari – è stata determinata da importanti ritrovamenti storici, emersi durante gli scavi: «Abbiamo individuato l’antico selciato in laterizi posati “per coltello”, una tecnica costruttiva. Un dettaglio che ha cambiato l’intero approccio al progetto, portandoci a una variante condivisa con la Soprintendenza. Si è scelto di ripristinare la pavimentazione originaria, utilizzando materiali di recupero provenienti dalle nostre terre, per restituire alla fontana un contesto autentico e coerente».
Il progetto prevede anche il completo ripristino dell’impianto idraulico ed elettrico della fontana: «Rimetteremo in funzione i getti d’acqua originari che abbracciavano la statua – aggiunge Ilari – come previsto nell’impianto storico, e realizzeremo l’impermeabilizzazione delle superfici e la posa della nuova pavimentazione. Sarà restituita alla città una fontana non solo restaurata, ma pienamente valorizzata nel suo contesto storico».
Tra gli elementi emersi anche curiosi reperti legati al sistema di approvvigionamento idrico della città antica: «Abbiamo trovato tracce di condotte che portavano l’acqua fino a Palazzo Montevecchio e persino all’antico lavatoio di via Roma – conclude Ilari – a conferma che questo era un punto nevralgico per la Fano storica».
La variante, approvata in tempi rapidi grazie alla disponibilità della Soprintendenza e alla collaborazione dell’architetto Martufi, ha permesso di dare nuova luce a un intervento che ora si prepara a restituire ai fanesi uno dei luoghi più iconici del centro cittadino.