
Il massaggio sportivo
- 3 Dicembre 2018
Circa due settimane fa, in un precedente appuntamento della mia rubrica, abbiamo parlato di riscaldamento muscolo-tendineo; questa volta, un altro argomento degno di nota è relativo al massaggio sportivo.
La parola massaggio deriva del greco massein che significa “impastare”, “modellare” ed è la forma più antica di terapia fisica utilizzata nel tempo da differenti civiltà per alleviare dolori e decontrarre la muscolatura allontanando la fatica.
Se vogliamo dare una definizione più precisa, possiamo dire che: “il massaggio è un sistema di azioni meccaniche praticate sulla superficie del corpo aventi lo scopo di rimuovere eventuali limitazioni delle funzioni biologiche del corpo umano e di aumentare le capacità fisiche ed intellettive dell’individuo”.
Come accennavamo in apertura, da secoli gli atleti ricorrono alle tecniche del massaggio sportivo al fine di preparare il corpo alle competizioni e per rilassarlo e/o curarlo dopo le prove più intense.
Già nell’antica Cina ed in India, il massaggio che qui possiede anche un valore filosofico e mistico, oltre che pratico, veniva praticato agli sportivi per dare una solida base di energia psico-fisica con cui affrontare i combattimenti e l’agone.
Nella nostra tradizione sportiva contemporanea il massaggiatore sportivo non fa altro che risanare lo stato di affaticamento muscolare, rilassa, modella il corpo e aiuta nel drenaggio dei liquidi; in pratica, tiene costantemente un contatto con l’atleta nel monitorare lo stato della muscolatura e agisce in modo da aumentarne le capacità di performance sportiva.
Quali sono dunque le tecniche migliori di massaggio sportivo? Rispondere a questa domanda non è semplice in realtà poiché nessuna tecnica di manipolazione è miracolosa, ma va comunque sottolineato che un’applicazione del sapere relativo al corpo, alle sue tensioni quando si fanno sforzi fisici, va continuamente monitorata da atleta ad atleta e valutata in relazione alle singole prestazioni.
L’approccio che ha il massaggiatore professionista è molto importante per esercitare un massaggio sportivo e terapeutico che faccia utilizzo della terapia manuale per ridurre i disturbi a carico dell’apparato muscolo-fasciale, circolatorio, linfatico e delle articolazioni.
Sui tessuti molli il massaggiatore andrà ad applicare tecniche studiate in appositi corsi per massaggiatori sportivi che prendono in considerazione tutti i distretti muscolari e gli effetti delle manipolazioni che si attuano su tali zone.
È importante sottolineare che si tratta di tecniche che sono differenziate in base agli obiettivi del singolo atleta e dei livelli di massaggio sportivo da eseguire con manipolazioni di pressione, frizione o restrain, per ridurre sia i dolori muscolari che articolari.
Il massaggio sportivo trova la sua applicazione non solo in seguito ad un allenamento ma anche prima e dopo una gara e tra una competizione e l’altra.
Gli effetti positivi del massaggio sportivo vengono potenziati dal simultaneo impiego di prodotti a base di oli essenziali. In commercio si possono trovare numerosi tipi di cosmetici dalle differenti proprietà (riscaldanti, rigeneranti, rassodanti, defaticanti ecc.). In genere è bene massaggiare la zona da trattare dal basso verso l’alto fino al completo assorbimento del prodotto.
Tutti possono usufruire dei benefici di questo particolare tipo di massaggio indipendentemente dall’età, dallo sport praticato e dal proprio livello prestativo.
Specialmente per un atleta professionista, tenuti presenti sia i carichi di lavoro che il numero elevato di traumi da sforzo e/o impatto, l’importanza del massaggio ha senza ombra di dubbio un ruolo di primo piano nella programmazione sportiva, in quanto le fasi di recupero e di rigenerazione risultano parte integrante dell’allenamento.
In linea generale con il massaggio ogni atleta mira ad ottenere:
- Il rilassamento della muscolatura contratta e/o affaticata dal lavoro;
- La riduzione del rischio di infortuni muscolari;
- Il miglioramento della circolazione sanguigna con conseguente ricambio metabolico;
- L’agevolazione del drenaggio delle tossine prodotte durante lo sforzo fisico;
- La velocizzazione dei tempi di recupero;
- L’aumento dell’ossigenazione dei tessuti;
- La preparazione della muscolatura ai prossimi allenamenti e competizioni.
Certamente è importante distinguere il massaggio che prepara un allenamento o una gara da quello che può essere fatto a posteriori.
Le manipolazioni meccaniche del massaggio sportivo pensato per l’allenamento e pre-gara differiscono ovviamente dalle tecniche di manipolazione post-gara che un massaggiatore sportivo esperto sa di dover compiere per altri motivi, al fine di sciogliere le tensioni muscolari e ripristinare eventuali stress, contratture, ecc.
Le tecniche di sfioramento, frizionamento, vibrazione, stretching e impastamento sono alla base del massaggio sportivo per rimuovere dei limiti muscolari in vista della gara oppure per eliminare i blocchi creatisi dopo la competizione.
Il massaggio che prepara un allenamento e/o gara si esegue sempre alcuni minuti prima dell’inizio dell’attività fisica ed ha una funzione riscaldante in quanto aumenta la temperatura della pelle e dei muscoli predisponendoli a contrarsi con la massima velocità e forza; è usato inoltre per stimolare il sistema nervoso centrale favorendo la sua completa attivazione.
Ha una durata di circa 5 minuti ed è composto da manovre veloci ma non troppo pressanti, in quanto, come abbiamo detto poc’anzi, il fine è quello di arrivare al puro e semplice riscaldamento dei muscoli.
Il massaggio ha un effetto sugli apparati neuro-muscolare, respiratorio, circolatorio; la circolazione sanguigna infatti, è la prima ad essere interessata dai vantaggi del massaggio dato che l’attività di manipolazione dilata i vasi sanguigni aumentandone la capienza in fase di circolazione. Si definisce questa opportunità come una migliore vascolarizzazione che di pari passo apporta maggiore ossigeno ai tessuti e alle cellule, lo smaltimento delle tossine (cataboliti) e un’ottima reattività del muscolo in fase di sforzo.
Il massaggio inoltre agisce non solo sul fisico ma ha anche delle importanti ripercussioni sullo stato psicologico e mentale dell’atleta.
Il massaggio infra-gara invece, può essere eseguito se lo sportivo ne avverte il bisogno durante la pausa dalla competizione e ha lo scopo di ripristinare una condizione fisiologica dei muscoli ottimale dopo essere stati sottoposti allo stress dell’esercizio agonistico.
In questa situazione è prevista anche l’applicazione di più massaggiatori sportivi che agiscono in contemporanea e quindi vengono studiate e poi messe in pratica anche delle tecniche di massaggio cosiddette multioperatore.
Quando durante una partita di calcio ad esempio si vede il massaggiatore sportivo entrare in campo in soccorso di un calciatore provato dalla caduta dopo un contrasto con un avversario, non è certo un caso, oltre a valutare il tipo di problema fisico che presenta l’atleta, si ripristina subito la reattività muscolare e questo è uno dei benefici effetti del massaggio atletico che serve per tenere tonici i muscoli e protegge anche le giunture ed i sottostanti legamenti.
Il massaggio post-gara infine, ha l’importante funzione nel recupero dello sforzo (funzione decongestionante), si esegue diversi minuti dopo il termine della competizione ed è rivolto nell’accelerare lo smaltimento delle tossine prodotte durante l’attività muscolare favorendo il drenaggio del sangue venoso e l’apporto di quello arterioso.
Questo tipo di massaggio va condotto per almeno una ventina di minuti a seconda del livello di affaticamento presentato dall’atleta professionista. I movimenti devono essere decontratturanti, delicati e lenti, con una specie, se così si può dire, di effetto “sedativo” sul sistema nervoso centrale per assecondare recupero e soprattutto relax.
Come abbiamo visto le finalità del massaggio sportivo sono molteplici, alcune si basano su fondati presupposti scientifici, mentre altre provengono da osservazioni ed esperienze di chi le esegue.
I suoi numerosi benefici derivano da due particolari presupposti: in primis, dall’azione diretta data dall’aumento del flusso ematico con conseguente ipertermia locale (anche se vari studi non hanno ancora confermato questa ipotesi, apparentemente piuttosto ovvia). Il secondo aspetto è dato invece dall’azione indiretta dovuta alla contemporanea eccitazione di terminazioni nervose e conseguente stimolazione del sistema nervoso parasimpatico; da questi due importanti elementi derivano tutte le proprietà benefiche attribuite al massaggio sportivo, tra le quali rientrano:
- Il rilassamento della muscolatura contratta;
- Il drenaggio di liquidi e tossine;
- L’ossigenazione dei tessuti muscolari;
- La stimolazione della microcircolazione locale;
- L’effetto drenante abbinato ad una rimozione accelerata sia dell’acido lattico che delle scorie metaboliche prodotte durante l’attività sportiva;
- La diminuzione dei livelli plasmatici di cortisolo e serotonina con una riduzione conseguente dello stato d’ansia e del miglioramento dell’umore, a tale diminuzione è associato un incremento delle endorfine circolanti che hanno lo scopo di inibire la sensazione di dolore;
- Il decongestionamento ed il rilassamento dei tessuti abbinato ad una migliore guarigione dalle contratture muscolari;
- Il rilassamento del sistema nervoso;
- La prevenzione degli infortuni;
- La riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa;
- Il miglioramento dei tempi di recupero post-sforzo;
- Gli effetti sulla pelle: quest’ultima è il primo organo coinvolto nel massaggio; massaggiandola viene stimolato il sistema nervoso centrale, vengono eliminate le cellule morte dell’epidermide, viene migliorata la circolazione e la traspirazione. Il massaggio aumenta il tono dei muscoli e del derma e rende la pelle liscia ed elastica. L’aumento della temperatura superficiale provoca una piacevole sensazione di benessere riducendo in alcuni casi i dolori locali.
“Il corpo umano non a caso è chiamato strumento, il massaggiatore è un artista. Messi assieme, danno origine alla musica dei sensi”.
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