

Fano (PU) – La cultura come forma di autenticità e di apertura della città. È stata inaugurata questa mattina la Sala Malatestiana all’interno del Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, un nuovo spazio espositivo interamente dedicato alla storia e al patrimonio materiale legato alla Signoria dei Malatesti (1355-1463), che segna un importante passo nella valorizzazione della memoria storica della città. L’evento si è aperto alle ore 10.30 nella Sala di Rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano con la presentazione del progetto, cui ha fatto seguito il taglio del nastro presso il museo.
Sono intervenuti il Sindaco di Fano Luca Serfilippi, l’Assessora alla Cultura Lucia Tarsi, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Giorgio Gragnola, la Presidente del Soroptimist Club di Fano Maria Cleofe Contardi e la Presidente del Centro Internazionale di Studi Malatestiani Anna Falcioni.
La Sala Malatestiana, curata dall’amministrazione comunale insieme al Centro Internazionale di Studi Malatestiani, all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, e con il contributo della Deputazione di Storia Patria per le Marche, del Gruppo Storico Malatestiano La Pandolfaccia e del Soroptimist International d’Italia – Club di Fano, raccoglie per la prima volta in un unico spazio documenti e materiali di straordinario valore storico. Tra i reperti esposti figurano medaglie, monete, armi, il farsetto di Pandolfo III Malatesti, oltre a reperti ceramici e lapidei che consentono di ricostruire le connessioni tra il fenomeno bellico e l’ambiente culturale e figurativo del tempo. Un allestimento che restituisce l’immagine di una corte raffinata e cosmopolita, capace di anticipare l’arte militare rinascimentale e di affermare una forte identità statale attraverso simbologie e araldiche ancora oggi riconoscibili.
Particolarmente significativa la scelta dell’Amministrazione comunale di concedere gli spazi al piano rialzato della Sala Morganti per ospitare la nuova sezione espositiva, a testimonianza della volontà di valorizzare al massimo la mostra e rendere omaggio alla storia malatestiana, che tanto ha contribuito a definire l’identità di Fano. L’inaugurazione assume inoltre un significato speciale perché avviene nel giorno in cui si ricordano i 598 anni dalla morte di Pandolfo III Malatesti (3-4 ottobre 1427) e rientra tra le iniziative celebrative del ventennale del Soroptimist Club di Fano (2005-2025).
“La Sala Malatestiana è un progetto che unisce storia, cultura e identità cittadina – ha dichiarato il sindaco Luca Serfilippi –. Un luogo che restituisce a Fano un capitolo fondamentale della sua storia e lo valorizza in chiave contemporanea, grazie a un lavoro sinergico tra istituzioni, studiosi e associazioni del territorio”.
“Abbiamo voluto concedere gli spazi al piano rialzato della Sala Morganti proprio per sottolineare il valore di questa esposizione – ha aggiunto l’assessora Lucia Tarsi –. È un’iniziativa che testimonia la forza della collaborazione tra enti e realtà culturali e che arricchisce ulteriormente il nostro Museo Civico, rendendolo punto di riferimento per la conoscenza del periodo malatestiano e della sua influenza sulla cultura fanese”.
“Questo progetto rappresenta il compimento di un lungo percorso di ricerca e valorizzazione – ha sottolineato Anna Falcioni, presidente del Centro Internazionale di Studi Malatestiani –. L’allestimento raccoglie e racconta la memoria materiale di un’epoca che ha profondamente segnato la storia di Fano, offrendo ai cittadini e ai visitatori uno sguardo autentico sulla civiltà malatestiana e sul suo raffinato universo culturale”.