

Fano (PU) – Calato il sipario sabato scorso sulla XXVII edizione di Fano Jazz By The Sea, con l’emozionante evento speciale nel Castello di Gradara dedicato a Enrico Rava in occasione dei suoi 80 anni, è tempo di bilanci. Innanzitutto qualche numero: 13 i giorni di intensa programmazione, 38 i concerti di cui 27 gratuiti, 11 location, 178 i musicisti invitati; 50 volontari, perlopiù giovani e studenti universitari, coinvolti nell’organizzazione in varie mansioni. Ma soprattutto tre i dati da record di questa edizione: l’incasso complessivo lordo è stato di Euro € 84.837,68, il più alto nella storia del festival (dato oltremodo significativo se raffrontato con i dati nazionali che vedono i festival di questo tipo, anche blasonati, subire delle flessioni di pubblico significative); 4.373 i biglietti “staccati”, con quattro sold out; 29.040 le presenze complessive di pubblico stimate, fra appuntamenti a pagamento, gratuiti, e attività collaterali. Tutto questo nonostante il trasferimento del concerto di DobetGnahoré dalla Golena del Furlo al piccolo teatro di Acqualagna, a causa del maltempo, e l’annullamento per lo stesso motivo dell’atteso concerto dei GoGo Penguin. Quest’ultimo, anche su sollecitazione degli stessi possessori dei biglietti, verrà recuperato il prossimo anno.Altamente significative sono risultate le presenze certificate di pubblico proveniente da ogni parte d’Italia e d’Europa: Francia, Germania, Scozia, Svizzera, Portogallo, Inghilterra, Spagna, Olanda, Russia, Norvegia, Svezia. Presenze che indicano indiscutibilmente il valore e il richiamo internazionale del Festival. L’ 89,12% dei biglietti venduti online sono stati acquistati da spettatori residenti fuori Fano, di cui il 4,7% da fuori nazione.Organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, con il contributo del Ministero delle Attività Culturali MIBAC e il sostegno della Regione Marche, di altre istituzioni e sponsor privati, Fano Jazz By The Sea 2019 ha dunque consolidato le propria posizione all’interno della programmazione culturale regionale e nazionale.
“È stata dunque ancora una volta un’edizione importante, speciale, che ha confermato la validità di un format ben inserito nello scenario della Rocca Malatestiana e nell’adiacente Jazz Village, e la sua vocazione ad integrarsi con il territorio, valorizzandolo -, dichiara Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, – Il nostro è un Festival inclusivo, aperto a tutte quelle esperienze e attività collaterali che arricchiscono la già consistente e articolata proposta artistica. Va poi sottolineato ancora una volta che i contributi provenienti da altre Istituzioni Pubbliche (MIBAC, Regione Marche, Provincia, Comuni di Gradara e Acqualagna) hanno superato nell’insieme il contributo messo a disposizione dal Comune di Fano, che rimane il pilastro economico su cui il festival può contare; un investimento che fa di Fano Jazz By The Sea un importante attrattore di risorse”.Tutto questo nel 2019, in attesa della XXVIII edizione di Fano Jazz By The Sea, in programma dal 24 al 31 luglio 2020.