

Fano (PU) – Restano gravi le condizioni di Alessandro Berardi, il ciclista di Saltara travolto ieri da un tir nell’ultimo tratto di Via Mattei, a pochi metri dal Campo d’Aviazione, già costretto a subire l’amputazione di una gamba. Un incidente grave, per molti annunciato: “Sono anni che lo diciamo e che lo scriviamo. Su quel tratto di strada serve una ciclabile”. A sostenerlo è il comitato Chiaruccia Tre Ponti che aggiunge: “E’ una strada pericolosissima per ciclisti e pedoni che si trovano a percorrerla – scrivono -. Lo abbiamo urlato ai quattro venti, abbiamo presentato un’osservazione ad Anas. Il risultato è che e stata poco recepita anche da società autostrade che eseguirà i lavori di preparazione per la sede della ciclabile solo sulle nuove rotatorie lasciando al comune tutto il resto della realizzazione. Eppure ci sono leggi che sulla carta costringono gli enti che costruiscono nuove strade o modificano tracciati esistenti a prevedere anche la costruzione di nuovi tratti ciclabili”.
“Il nostro quartiere – tuonano dal Comitato – non è solo Via Papiria, ci sono altri assi viari molto pericolosi: c’è la Strada di mezzo dell’aeroporto, c’è via Campanella, c’è la Provinciale Orcianense; tutte queste strade hanno limiti di velocita alti essendo strade extraurbane, di collegamento periferia centro, è inaudito che le condizioni di percorrenza e le dimensioni delle carreggiate siano le stesse di trent’anni fa. La città si è sviluppata, è cresciuta, le esigenze sono cambiate, le strade, bè quelle sono le stesse, asfaltate meglio, ma con le stesse vulnerabilità”.
“Un evento come quello di ieri – insiste il comitato – avvalora la nostra tesi. Via Papiria va con urgenza messa in sicurezza, ma con opere serie, non con rimedi dell’ultimo minuto. Chiediamo opere ragionate, condivise, funzionali. Ora basta perdite di tempo. Non ne facciamo un discorso di colore, di bandiere, di politica, ne facciamo e ne vogliamo fare un discorso di sicurezza e incolumità pubblica, garantita da costituzione e da codice civile. Ormai la città la viviamo tutta e la viviamo tutti dalla periferia al centro e viceversa, e non solo noi residenti di quartiere”
“Questa situazione non fa onore a nessuno – conclude la nota -. Basta polemiche, basta parole vuote, noi non ci stiamo e per questo chiediamo ancora una volta ciclabili subito. Ciclabili ora”.