

Roma – “Oggi portiamo a casa un risultato storico. Onorato di aver finalizzato come relatore del decreto legge sulle infrastrutture come primo firmatario e promotore dell’emendamento su cui ha lavorato con costanza e determinazione il presidente Francesco Acquaroli insieme al suo assessore alle infrastrutture Francesco Baldelli. Da oggi il raddoppio della Galleria della Guinza e, con essa, la Fano-Grosseto diventano opere indifferibili e urgenti per lo Stato italiano”. Lo annuncia il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli, relatore di maggioranza del Decreto “Infrastrutture” alla Camera.
“L’emendamento che ho presentato insieme agli altri tre relatori, approvato in Commissione Trasporti e Ambiente, dà anche il via libera all’integrazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e alla progettazione esecutiva, per un investimento di 14 milioni di euro, della seconda canna della Guinza. Entro questa settimana il voto finale in Aula. È un passo concreto che trasforma in realtà ciò che fino a 5 anni fa era diventato solo un miraggio. Mentre le maestranze sono già da mesi all’opera per l’adeguamento e l’apertura della prima canna”.
“Un risultato reso possibile grazie al coraggio e alla determinazione del presidente Francesco Acquaroli e al sostegno del governo Meloni, che stanno rivoluzionando le infrastrutture delle Marche dopo decenni di immobilismo. Perché mentre noi lavoriamo, c’è chi questi anni ha cercato di ostacolare e denigrare il lavoro della giunta regionale. Parlo dell’ex presidente della Provincia Matteo Ricci che ha fatto passerelle sotto la galleria riportando zero risultati. O dell’ex governatore Luca Ceriscioli che a ogni campagna elettorale vedeva una luce in fondo al tunnel che puntualmente si spegneva il giorno dopo il voto. E come dimenticare Alessia Morani, della cui attività in Parlamento nessuno ha memoria ma che rimarrà alla storia per aver promesso un miliardo fantasma per completare la Fano-Grosseto, salvo poi svanire insieme alla sua promessa”.
“A chi per anni ha bloccato lo sviluppo delle Marche noi rispondiamo, come sempre, con i fatti: il raddoppio della Guinza, lo sblocco della Pedemontana delle Marche, 6 miliardi di euro investiti dal governo Meloni e dalla giunta Acquaroli in infrastrutture, sanità e borghi, oltre mille cantieri aperti dal nord al sud della regione. Continuiamo a costruire le Marche del futuro, una regione che cresce e si collega al resto d’Italia, lasciando alle spalle le polemiche e le fake news di chi ha avuto decenni per agire ma non ha mai mosso un dito”.