

Fano (PU) – L’arte al centro, e non è un modo di dire. Ancora deve inaugurare ma già fa discutere e questo è sicuramente un dato positivo ed è anche uno degli obiettivi del curatore Lorenzo Bruni, che ha ricordato come “l’arte deve essere uno strumento per dibattere o non solo opere da ammirare”. Sabato 21 luglio alle 17.45 presso la Pinacoteca San Domenico, taglio del nastro per la mostra Oltre il Colore come Tabù, organizzata dalla Galleria Enrico Astuni di Bologna con il patrocinio di Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, Sistema Museale di Palazzo Bracci Pagani, Comune di Fano Assessorato Cultura e Turismo e dall’Accademia Vitruvio Fanum.
Una mostra d’arte contemporanea itinerante che vede nella scultura di Sergio Chia in piazza XX Settembre forse la sua opera più rappresentativa, installata proprio al centro della città per la curiosità di fanesi e turisti. Dal 21 luglio al 9 settembre le opere, che provengono da gallerie private e collezionisti, si potranno ammirare anche a Palazzo Bracci Pagani, alla Chiesa di San Pietro in Valle e all’Anfiteatro Rastatt. Sculture, dipinti e ceramiche che arrivano in città grazie al fanese Enrico Astuni che forte di un’esperienza ultratrentennale di lavoro e collaborazione con artisti di spessore ha saputo regalare alla città un appuntamento “che – secondo Fabio Tombari presidente della Fondazione Carifano – è uno degli appuntamenti culturali più importanti della stagione estiva fanese”.
“Fano – ha detto il sindaco Massimo Seri – sta riacquisendo una vivacità culturale importante e il fatto di concedere spazi pubblici per mettere in mostra le opere non è sicuramente banale. Ancora non ha inaugurato ma già mi sono arrivati vari attestati di stima e per questo non posso che ringraziare gli organizzatori”. Al sindaco ha fatto eco Stefano Marchegiani, vice sindaco e assessore alla Cultura: “L’arte – ha detto – è un veicolo straordinario di comunicazione e questa mostra, oltre che essere appagante per gli occhi, è motivo di confronto e questo fa bene a tutta la città”.
La mostra vuole essere una “fotografia” delle varie ricerche e movimenti che si sono trovati a coesistere dalla fine degli anni ’80 ed avrà anche un’appendice tutta fanese con un omaggio ad artisti nostrani come Emilio Antonioni, Antonio Rasile e Donatello Stefanucci di cui si potranno ammirare le opere nello spazio ipogeo di Palazzo Bracci Pagani. Gli artisti protagonisti sono: Carla Accardi, Sandro Chia, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Mimmo Palladino. Previsti anche 4 appuntamenti collaterali: il 2 agosto alla Chiesa di San Domenico (Arte e Musica), il 19, 24 e 31 agosto nel cortile del Nespolo di Palazzo Bracci Pagani dove rispettivamente sarà presentato il catalogo della mostra, si parlerà di arte e comunicazione con il professor Davide Riboli e si converserà con l’autore Rai Egidio Senatore sul “Mistero dell’Arte”.