
Media distanza, arrivo in centro storico e testimonial d’eccezione: anche questo è la ColleMar-athon
- 6 Aprile 2019
Fano (PU) – Di dubbi sul buon esito della scommessa in realtà non ce n’erano tanti, anche se quando si va a modificare un meccanismo oliato alla perfezione un po’ di timore c’è sempre. La decisione di istituire anche una mezza maratona (Half Marathon) e di modificare il luogo dell’arrivo invece, non solo sono state accolte favorevolmente lo scorso anno ma sono state richieste a gran voce anche per il 2019 e così il prossimo 5 maggio, oltre alla classica partenza da Barchi, ci sarà anche quella dal Municipio di Mondolfo e l’arrivo, per entrambe le corse, sarà alla Rocca Malatestiana di Fano.
Va detto che Mondolfo è da sempre nel cuore della ColleMar-athon. Dal 2003 al 2006, infatti, era uno dei territori del percorso ma poi si preferì modificare il tragitto in quanto fare andata/ritorno San Costanzo/Mondolfo/San Costanzo era troppo dispendioso.
“Dopo anni di assenza – afferma il sindaco di Mondolfo, Nicola Barbieri -, per il secondo anno consecutivo il Comune di Mondolfo farà parte del circuito della ColleMar-athon. Si tratta indubbiamente di una grande opportunità per far conoscere i Borghi più Belli d’Italia di cui fa parte anche Mondolfo. Un evento utile non solo ai fini sportivi essendo un momento unico per maratoneti ed appassionati, ma anche da un punto di vista promozionale e turistico, dal momento che interessa molti territori della nostra Provincia che possono essere conosciuti ed apprezzati. Decidere di tornare nel circuito di questa manifestazione, è stato un segnale di come la nostra amministrazione abbia voluto rafforzare il rapporto con gli altri Comuni e con il mondo dell’associazionismo”.
A rendere unico anche lo start mondolfese sarà poi “Hola Rimba”, una camminata delle stessa distanza della mezza maratona (stesso traguardo alla Rocca Malatestiana) organizzata per raccogliere fondi da destinare all’Ail di Pesaro e il cui sottotiolo è emblematico: “Insieme contro il Mieloma”.
Alle due partenze (Mondolfo e Barchi) si potrà assistere direttamente da Fano dove al fianco del palco centrale sarà allestito un megaschermo nel quale si potranno poi vedere i momenti salienti delle gare.
Lo schermo in formato gigante sarà solo una delle tante attrazioni che caratterizzeranno la Rocca Malatestiana dove sarà allestito il villaggio atleti, teatro di un doppio evento unico nel suo genere: il Pasta Party Biologico, ovvero una cena e un pranzo (sabato sera e domenica dopo la gara) rigorosamente con pasta integrale dell’azienda Girolomoni di Isola del Piano e pomodori dell’azienda Campo di Fossombrone.
Ma se c’è una cosa più delle altre che distingue la ColleMar-athon da iniziative analoghe è la capacità di coinvolgere non solo chi partecipa alle corse ma anche i familiari al seguito. Ecco allora che tutte le persone che arriveranno al sabato nei pressi del Villaggio Atleti potranno divertirsi con una street band insolita, rigorosamente made in Fano, la Musica Arabita, che con i suoi batanaj e strumenti strampalati animerà la Rocca e tutto il centro storico.
I più giovani invece saranno affidati “alle cure” del Centro Sportivo Italiano di Pesaro-Urbino (sede in Fano): educatori e insegnanti dell’ente di promozione sportiva infatti, saranno alla Rocca Malatestiana e faranno divertire i ragazzi sia con dei percorsi motori riservati ai bambini dell’asilo, sia con delle gare podistiche su varie distanze per ragazzi delle scuole elementari e medie.
La sera di sabato poi, dopo le note della Musica Arabita, dopo i giochi del Csi e dopo aver espletato le formalità delle iscrizioni, tutti a tavola con a fare da contorno l’esibizione del gruppo storico de La Pandolfaccia.
ColleMar-athon 2019: i testimonial
Non mollare mai, fare sacrifici per ottenere risultati e non arrendersi anche quando tutto sembra essere perduto. Chi fa sport, a qualsiasi livello, deve attenersi per forza a questi crismi che anche se a volte non bastano per “vincere la gara” sono però indispensabili per “vincere con se stessi” che poi in fondo è l’insegnamento che la ColleMar-athon vuol dare.
Il numero di atleti che decidono di legare il proprio nome alla ColleMar-athon sono sempre di più e poco importa poi se alcuni di loro, per motivi personali e impegni vari, non potranno partecipare “correndo” alla corsa del prossimo 5 maggio, ciò che conta è esserci, anche semplicemente per portare la propria testimonianza che in molti caso può essere d’esempio.
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Fabrizio Stevanato – 44 anni di Noale, in provincia di Venezia, corre dal novembre 2017 anche se in realtà ha iniziato con una camminata e poi con distanze brevi che per nulla lasciavano presagire ad un futuro da maratoneta. Già solo la voglia di iniziare a 40 anni suonati sarebbe da elogiare, ancor di più lo è se la decisione è maturata dopo aver sconfitto un tumore. La storia di Stevanato infatti ha dell’incredibile: tecnico informatico appassionato di volo e subacquea, a giugno 2016 scopre di avere un cancro al pancreas e ad aprile 2017 si sottopone ad un intervento che gli “costa” l’asportazione della milza e una perdita di peso, dovuta a complicazioni post operatorie, di circa 30 chili. La malattia e la lunga degenza consentono a Fabrizio di analizzarsi a fondo e fanno scattare in lui la voglia di dimostrare che il cancro non gli aveva tolto alcuna possibilità e che la fortuna che ha avuto ad uscirne andava in qualche modo “sfruttata” per essere d’aiuto agli altri. Prima qualche camminata, poi qualche corsetta (lui che aveva sempre detestato il podismo) fino alla nascita del progetto “Corri in muso al cancro” in cui coinvolge i medici dell’istituto del Pancreas di Verona dove si è operato e lo staff medico della medicina dello sport dell’ULS 3 Serenissima. L’obiettivo del progetto è quello di raccogliere fondi per acquistare macchinari chirurgici e portare la sua testimonianza in giro per il mondo, una testimonianza che ha il sapore di speranza per tutti coloro che al diagnosticarsi della malattia inevitabilmente tendono a chiudersi. Dopo aver corso la maratona di Venezia, Fabrizio correrà la ColleMar-athon alla quale parteciperà insieme al dott. Fabio Casciani che lo ha seguito durante la malattia e che ha già partecipato in passato alla gara. Con loro ci sarà anche il professor Claudio Bassi che sarà presente con uno stand al Villagio Atleti.
Giorgio Calcaterra – romano di 47 anni, meglio conosciuto come Re Giorgio. Si è aggiudicato per tre volte il titolo di campione del mondo nella 100 km di ultramaratona ed ha vinto per 12 volte consecutive la 100 km del Passatore (dal 2006 al 2017), l’ultramaratona che si corre l’ultimo sabato di maggio con partenza da Firenze ed arrivo a Faenza. Nel suo ricco curriculum sportivo trovano spazio anche 175 maratone tra il 1998 e il 2008, 31 delle quali corse in un solo anno (2004). Nel 2000 oltre a stabilire il suo personale sulla distanza (2:13:15), stabilisce il Record Mondiale di Maratone corse in un anno sotto le 2:20:00 (16), ricevendo per questo un prestigioso riconoscimento dalla rivista specializzata americana Runner’s World. Con la nazionale italiana di ultramaratona partecipa ai Campionati Mondiali ed Europei del 2006, 2007, 2008 e 2009 diventando campione europeo e mondiale sui 100km nel 2008.
Lorenzo e Samuele Dini – per loro la corsa e più in generale lo sport, sono una questione di famiglia. Fratelli gemelli, nati il 2 ottobre 1994 a Livorno, scoprono l’atletica leggera, nello specifico il mezzofondo, all’età di 10 anni seguendo come modello il fratello maggiore Michele, anche lui runner e la sorella Elisa, atleta di salto in alto, ed entrano ben presto nel giro della nazionale. Partecipano insieme ai mondiali Under 18 del 2011 (Samuele è eliminato ad un soffio dalla finale dei 3000 metri, Lorenzo conquista la finale nei 1500) ma è nel 2013 che iniziano a mettersi al collo le prime medaglie: agli europei di Rieti, infatti, Samuele è argento nei 5000 e Lorenzo nei 10000. Il palmares di Lorenzo continua con un quarto posto agli Europei under 23 su pista nel 2015 e con l’oro a squadre nel 2016 sempre nella stessa competizione. Della stessa squadra faceva parte anche Lorenzo che al suo debutto in mezza maratona si è piazzato secondo ai campionati italiani del 2017 con 1h04:20. Entrambi sono allenati da Stefano Baldini, campione olimpico di Maratona ad Atene 2004.