

Fano (PU) – Da diverso tempo ormai si parla della costruzione di nuovo monastero sulla collina di Monte Giove pervenuta al Comune circa quattro anni fa dai frati trappisti di Roma. L’ex assessore all’Urbanista Paolini, lo scorso settembre, sebbene non ci fossero i tempi per l’approvazione della variante prima della tornata amministrativa, si dichiarò favorevole affermando di vedere in maniera positivail fatto che il nostro bel territorio si arricchisca di nuovi luoghi di spiritualità, ovviamente sempre nel rispetto delle norme vigenti. Queste affermazioni fecero scattare in piedi le associazioni ambientalistiche che scrissero addirittura a Papa Francesco. Oggi ad intervenire invece è Giuliano Giuliani, sindaco della città di Fano da luglio 1992 a maggio 1995: “La zona in cui dovrebbe sorgere il monastero trappista – scrive – si trova ad ovest di Monte Giove, in un’area agricola e “vincolata” a tutela dei suoi valori paesaggistici. Un intervento edilizio comprendente un monastero, chiesa, campanile e foresteria sarebbe estraneo alla destinazione edilizia di zona, voluta dal piano regolatore, circoscritta ‘all’esercizio delle attività dirette alla coltivazione dei fondi, alla silvicoltura, all’allevamento del bestiame e alle altre attività connesse’. Senza contare poi che detti volumi edilizi andrebbero a sovrapporsi negativamente ad un’amena zona collinare, rimasta fino ad oggi immune dalla colata di case, casette e manufatti cementizi vari, che invece altrove ha finito per deturpare ciò che è rimasto del ‘Bel Paese’”. Secondo Giuliani dunque, il Comune non dovrebbe autorizzare tale costruzione: “Secondo la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 518/1963 – conclude – i poteri comunali ‘non possono, in nessun caso, consentire eccezioni alle specifiche previsioni dei piani regolatori’. Non resta quindi che attenersi alla legge, così perpetuando la tutela delle dolci colline che fanno corona alla nostra città”.