

Fano (PU) – Racconta com’è cambiata la città e il rapporto con i fanesi in 16 anni di servizio. Spiega come migliorerebbe la viabilità se avesse carta bianca e risponde alle critiche alle quali, tutti i giorni, è sottoposto.
Comandande Giorgio Fuligno, lei è alla guida dei vigili urbani da 16 anni, com’è cambiata la città e il rapporto con i fanesi?
“Le cose sono molto diverse. All’epoca c’era un benestare diverso era tutto più tranquillo. La crisi che stiamo vivendo in questo periodo ha fatto in modo che anche le persone siano cambiate. Mi rendo conto che i cittadini sono molto più nervosi. Anche i reati che prevedono una sanzione amministrativa sono notevolmente calati: la gente avendo poca disponibilità, sta molto più attenta”.
Crisi che ha colpito inevitabilmente anche il corpo dei vigili urbani, avete sufficiente personale?
“L’amministrazione tempo fa stimò che il numero ideale fosse di 70 unità. In questo momento a causa di pensionamenti non rimpiazzati siamo in 60, ma non è questo il problema. Per garantire un servizio di pubblica sicurezza presente ogni minuto su tutto il territorio non sarebbero sufficienti neanche 40 uomini in più”.
Quali sono le infrazioni più comuni tra i fanesi?
“Non si può parlare di infrazioni più comuni perché in qualche modo questo dipende anche da noi. In questo momento siamo impegnati sul tema della sicurezza. Stiamo controllando le assicurazioni delle auto perché se una persona che ha un incidente non è coperta, tende a fuggire rischiando di creare situazioni molto gravi”.
Tre ciclisti investiti in 24 ore, il problema è nella viabilità?
“Il rispetto delle categorie più deboli come ciclisti e pedoni è cambiato. 15 anni fa chi passava sulle strisce pedonali o andava in bici sul ciglio della strada era più rispettato. Viceversa i ciclisti stessi a volte non si attengono alle regole: è un classico trovarseli in mezzo alla strada oppure vederli utilizzare gli attraversamenti per i pedoni in sella alla bicicletta. Più volte siamo stati costretti a sanzionare ciclisti investiti”.
La viabilità invece, se avesse carta bianca come la modificherebbe?
“Darei più soldi al Comune così da poter migliorare soprattutto la segnaletica orizzontale. Se al posto di segnali sbiaditi, ci fossero strisce e righe fluorescenti le persone farebbero più attenzione. Purtroppo queste cose hanno costi molto alti”.
Qualcuno dice che il problema sta anche nella polizia municipale. Vi accusano di essere concentrati più sulle multe che sul controllo del territorio.
“Le rispondo con una domanda. Quest’anno, rispetto al 2013, a bilancio ci sono circa 300mila euro in meno di fondi raccolti dalle sanzioni amministrative. Secondo lei se avessimo avuto quel famoso ordine di fare multe a tutto spiano ci sarebbe stato questo calo?”.
C’è anche chi vi ha dato degli assenteisti e fannulloni…
“Ovviamente l’idea del dipendente pubblico, rispetto al privato è ben diversa. Nel pubblico il lavoratore ha lo stipendio assicurato a fine mese, va in malattia senza preoccupazioni, ha vari diritti che nel privato non sono sempre rispettati. Le persone però a volte dimenticano che il vigile urbano lavora anche il sabato e la domenica e quindi ha diritto al riposo settimanale. Il vigile urbano rileva gli incidenti anche sotto il diluvio, sta alzato tutta la notte in caso di alluvione, rischia di prendersi una coltellata, com’è successo qualche anno fa, quando effettua un tso. Siamo stati additati come tra i più vagabondi degli enti pubblici. Le persone possono dire quello che vogliono, ma io so che non è così”.