

Fano (PU) – Sono arrivati fino in Calabria per arrestarlo e alla fine sono riusciti nell’impresa. I carabinieri di Saltara capitanati dal comandante Antonello Pannaccio hanno catturato Francesco Furfaro (Nella foto) 52enne calabrese ma residente a Saltara, autore nel 6 settembre scorso di una rapina a mano armato al tabacchi Azzurra di Ponte Murello. L’uomo con un fucile a canne mozze, si era introdotto all’interno del locale e dopo aver puntato l’arma contro la titolare si era fatto consegnare l’incasso di 2000 euro per poi far perdere le proprie tracce. Le indagini dei militari sono partite dalle immagini di sorveglianza esterne della tabaccheria poiché quelle interne erano risultate inutilizzabili. Tra le tante auto che sono passate in quei minuti di fronte al locale, in un frame sfocato, è apparsa una mini cooper rossa con il tettuccio bianco, già vista da qualche parte da uno dei carabinieri. I sospetti si sono concentrati, tra gli altri, sul Furfaro, pluripregiudicato scarcerato da appena un mese dopo un anno di reclusione per reati contro il patrimonio. Sospetti che si sono incrementati quando la sera stessa del furto, il 52enne è stato fermato dai carabinieri e trovato in possesso di una pistola da “Soft air” sprovvista del tappo rosso, obbligatorio per legge. Particolare che ha permesso ai militari di estendere la perquisizione all’abitazione dell’uomo dove hanno trovato diversa refurtiva come materiale informatico, monili ed orologi, provento di furti perpetrati nei giorni precedenti in abitazioni del Comune di Saltara. Nonostante il ritrovamento della refurtiva e la riconsegna ai legittimi proprietari, e l’ammissione parziale delle responsabilità, ancora mancavano le prove schiaccianti, come l’arma e l’abbigliamento, per ricondurre Furfaro alla rapina in tabaccheria. Nel frattempo una fuga di notizie apparse sui giornali in merito alla rapina aveva indotto il sospettato a fuggire e rifugiarsi in Calabria dai suoi famigliari. Nuove perquisizioni nei pressi della proprietà dell’indagato hanno poi portato al ritrovamento di uno scooter e di due fucili rubati, materiale che ha indotto l’autorità giudiziaria ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 52enne. Una piccola task force capitanata dal vice comandante Antonio Meduri, è partita alla volta di Taurianova in Provincia di Reggio Calabria, città d’origine e luogo dove era stato individuato il latitante. I carabinieri di Saltara, coadiuvati dai colleghi di Taurianova e dallo squadrone carabinieri cacciatori Calabria (una squadra composta da uomini con formazione militare in grado di condurre indagini in zone impervie) hanno iniziato a perquisire continuamente l’abitazione della famiglia dell’uomo e le auto fino a portarli allo sfinimento. Alla fine, dopo due giorni di continue pressioni, il fratello del rapinatore si è presentato in comando seguito da un avvocato per una mediazione. Mediazione che non è avvenuta ma che ha portato all’arresto del sospettato che alla fine si è costituito da solo. L’uomo ha poi dato indicazioni ai militari di dove aveva nascosto l’arma del delitto, ritrovata in un casolare di saltara. Francesco Furfaro è stato arrestato e condotto nella casa circondariale di Parmi (RC). Un plauso ai carabinieri di Saltara che, nonostante le mille difficoltà, sono riusciti a catturare un soggetto decisamente pericoloso che, pur non appartenendo a all’Andrangheta, ne aveva di certo attinto nei modi, come quello di puntare in faccia ad una donna disarmata un fucile a canne mozze, in tutta serenità.