

Fano (PU) – Esplode di nuovo il caso dei tavolini e delle sedie in città. La Soprintendenza ha sospeso tutte le richieste di occupazione del suolo pubblico presentate dai commercianti poiché ancora non ha ricevuto dal Comune il regolamento che definisce i criteri a garanzia del decoro del centro storico. A fare venire a galla la patata bollente è il consigliere comunale di Progetto Fano Aramis Garbatini che denuncia: “Questa estate non ci saranno i tavoli in piazza XX Settembre. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come la maggioranza non riesca a dare risposte a questa città ed agli operatori economici, nascondendosi dietro il patto di stabilità. Addirittura non se n’è mai parlato nemmeno nelle commissioni competenti”.
Sembra che in piazza XX Settembre siano diversi gli esercizi commerciali che attualmente si trovano fuori legge, proprio perché la Soprintendenza ha congelato tutte le richieste per la mancanza di un progetto organico per tutta la città. Piano che la stessa Soprintendenza aveva chiesto al Comune attraverso una nota protocollata il 4 febbraio scorso. Vedendo le date, si capisce che l’Amministrazione si sarebbe potuta muovere con netto anticipo visto che, con l’avvento della bella stagione, i locali puntano a potersi ampliare verso l’esterno della propria struttura tanto che alcuni hanno già inoltrato al Comune le richieste, per il momento congelate. Uno stop che si ripercuote anche sul piano economico. “Mercoledì dovremo concludere tutto con il dirigente Fossi – spiega il vice sindaco Stefano Marchegiani – in effetti siamo un po’ in ritardo, accelereremo per farci trovare pronti. Abbiamo preso come esempio progetti già autorizzati dalla Soprintendenza come quello redatto dal Comune di Ancona per calibrare il tiro”.
Per l’assessore alle Attività Economiche Carla Cecchetelli si sta facendo il possibile: “Stiamo correndo per fare del nostro meglio”. A chi dice che il piano per la Soprintendenza andava fatto prima, la Cecchetelli replica: “La verità è che queste complicazioni, come ce ne sono altre, sono di responsabilità della giunta Aguzzi. Se ci troviamo in questa condizione la colpa è della precedente Amministrazione, stiamo risolvendo un problema alla volta”.