

Fano (PU) – Bon ton, consigli sullo stile applicato alla persona, la casa e le buone maniere, adeguati alla vita contemporanea. Sono sono solo alcuni dei temi che vengono affrontati durante gli incontri de “Il Buon Salotto”, un vero e proprio corso di bon ton per imparare ad affrontare le più svariate situazioni. Tra le “materie” che verranno trattate durante gli incontri ci saranno la presentazione in società, con insegnamento basico di regole di educazione in occasioni formali come matrimoni, cene, pranzi, colazioni; Mise en place e come ornare con creatività e stile la tavola di tutti i giorni e per le grandi occasioni; il bon ton digitale per e-mail e social network; insegnamento con esempi tangibili su come compilare un invito scritto, un biglietto da visita e le partecipazioni di eventi come matrimoni, battesimi, lauree; lezione di portamento, di eleganza e stile applicata all’abbigliamento, al make-up con esempi illustrati da foto e trucco e parrucco per ogni diversa personalità ed esigenza; dizione; Lezione di stile nell’arredo e design per la casa, con suggerimenti ed esempi concreti con visite nei negozi e boutique più chic del centro di Fano. Gli incontri si terranno presso Il Buon Salotto dell’Unicorno, una guest house situata in vicolo Alavolini 9. Per partecipare o per avere ulteriori informazioni è possibile chiamare i numeri 0721.827829 o 3477107402. A coordinare il progetto e gli incontri, ci sarà Giuditta Visocchi Borgogelli, artigiana romana con ascendenze napoletane e francesi ma, soprattutto, marchigiane.
“Il mio destino – spiega Giuditta Visocchi Borgogelli – mi ha portato a scoprire le mie origini fanesi che mi hanno fatto trovare l’amore e costruire una mia famiglia sposandomi con un lontano cugino (Marco Borgogelli Ottaviani), che mi ha reso la madre più felice che ci sia della piccola Léontine. Avendo accantonato per un po’ il mio mestiere di decoratrice di porcellana per far la mamma a tempo pieno, adesso che mia figlia è cresciuta e va all’asilo, vorrei dedicare una parte del mio tempo libero a condividere con amiche, e perché no, amici gli insegnamenti e l’educazione internazionale che ho ricevuto sia dalla mia famiglia, sia dalle scuole e dai licei francesi e inglesi che ho frequentato a Roma e in Inghilterra”.