

Fano (PU) – Non presentano alcuna criticità gli edifici scolastici del Comune di Fano (46 tra asili, elementari e medie più gli istituti superiori) che questa mattina sono stati ispezionati dai tecnici comunali. 9 in tutto le squadre di tecnici composte da geometri, ingegneri e architetti che dalle 6.30 di oggi hanno visitato le scuole di ogni ordine grado, scuole “vuote” a seguito dell’ordinanza emessa dal sindaco intorno alle 23 di ieri sera. “Una volta passata la paura della scossa – dicono dagli uffici comunali – si è messa in moto la macchina operativa. Abbiamo contattato la quasi totalità dei dirigenti scolastici e di concerto con loro abbiamo deciso di adottare la linea della chiusura preventiva e cautelativa, anche se non si sono mai segnalati danni a persone o cose”. Per chi ha visto tremare mobili o lampadari però, la paura è stata tanta e anche nella nostra città alcune famiglie hanno deciso di dormire all’aperto. “Un’ora dopo il sisma – proseguono dall’assessorato ai Lavori Pubblici – sono iniziati i sopralluoghi in collaborazione con i volontari del CB Club Mattei e la gente in strada spaventata era parecchia. Nel quartiere ‘Fanfani’ due famiglie alle 2.00 non erano ancora rientrate in casa e avevano manifestato l’intenzionate di dormire in auto”. Ma i nostri edifici, specialmente le scuole, sono sicure dal punto di vista antisismico? “Difficile rispondere a questa domanda – dicono dall’ufficio tecnico. L’unica cosa certa è che quasi tutti i plessi scolastici comunali sono stati costruiti prima dell’entrata in vigore delle leggi antisismiche, ma questo non significa che sono meno sicuri di altri anche perché nel corso degli anni si fanno verifiche e controlli”. “Difficile da stabilire anche se le case dei privati siano antisismiche – aggiunge Saverio Olivi, presidente delle Protezione Civile CB Club Mattei -. Solo i proprietari possono rispondere a questo quesito. Una cosa che tutti però possono fare, per cercare di affrontare al meglio un terremoto, è quella di crearsi un piccolo angolo adibito a questa eventualità. È sufficiente collocare una torcia a batterie, magari una radiolina, in un angolo sicuro della casa, ad esempio sotto un’architrave, da poter utilizzare in caso di necessità. Non mi stancherò mai di ripetere inoltre, che la prima cosa da fare, non è uscire di casa ma è rifugiarsi appunto sotto gli architravi o sotto un tavolino robusto”. La protezione Civile fanese intanto prosegue nella propria opera di soccorso dei comuni terremotati marchigiani: “Stavamo smontando il campo proprio in questi giorni – aggiunge Olivi -, ma dopo la scossa di ieri abbiamo allestito nuove tende e raddoppiato i turni di lavoro. Per fortuna chi era tornato nelle proprie abitazioni dopo il sisma del 24 agosto non è rimasto ferito poiché, chi aveva ancora una casa era di certo antisismica”. Tornando alla situazione fanese, oltre alle scuole sono stati ispezionati anche le due biblioteche cittadine e tutti gli altri edifici pubblici, le attività scolastiche riprenderanno dunque con regolarità nella mattinata di venerdì 28 ottobre. Eventuali successive comunicazioni verranno emesse dal Sindaco con tempestività.