

Fano (PU) – Si presentavano come tecnici del gas professionisti con tanto di pettorina arancione fluorescente e una volta entrati in casa, inducevano il proprietario a comprare dispositivi salvavita a prezzi 30 volte superiori alla norma. Ennesima truffa agli anziani bloccata dagli agenti del commissariato di Fano coordinati dal dirigente Stefano Seretti. Vittime della banda, composta da 2 brasiliani e 2 italiani, anziani soli in casa che, tramite pressioni, a volte anche aggressive, venivano convinte ad acquistare dei salvavita a loro detta in grado di rilevare pericolosissime fughe di gas. La particolarità è che lo strumento in questione, venduto dai falsi tecnici ad una cifra che si aggirava tra i 250 e i 350 euro, era acquistabile su internet o in negozi dedicati alla cifra di 10 euro e pochi centesimi. Il modus operandi era sempre lo stesso: i truffatori individuavano la vittima e una volta entrati in casa con la scusa di un controllo, iniziavano il proprio monologo cercando di impaurire il più possibile l’anziano e, il più delle volte, convincendolo dell’indispensabilità del rilevatore. Tra i quartieri fanesi più colpiti, quello di San Lazzaro dove gli agenti del commissariato, nel corso di alcuni servizi di monitoraggio e osservazione, hanno individuato il falso tecnico uscire dall’abitazione di un’anziana. I poliziotti dopo un rapido accertamento, hanno capito subito la situazione. L’uomo si era introdotto all’interno della casa con la solita scusa e dopo aver convinto la donna, era riuscito a vendere il dispositivo ad un costo di 299 euro, convincendola che così facendo sarebbe stata al sicuro da eventuali fughe di gas ed esplosioni e che già tutti gli altri condomini ne avevano acquistato uno. Nel corso delle indagini, gli investigatori, hanno acquisito diverse denunce simili identificando gli altri venditori. In un caso, la banda, era riuscita ad estorcere la cifra di ben 599 euro ad una singola persona, convita all’acquisto di un dispositivo tramite pos. Peccato che nel digitare la cifra, il “venditore” abbia scritto 599 invece di 299 e alle rimostranze del povero malcapitato si sia giustificato consegnandoli un secondo dispositivo, sostenendo che anche quello era stato oggetto di transazione. La vittima, per niente convinta, ha chiesto aiuto da un vicino che però non è riuscito ad intervenire poiché il falso venditore al loro ritorno se l’era già data a gambe levate. Nel corso dell’operazione, disposta dal questore Antonio Lauriola a tutele delle categorie deboli, i poliziotti hanno sequestrato 28 apparecchi e numerosi tagliandi per un ammontare di circa 30mila euro. Tre dei quattro soggetti in questione sono stati denunciati a piede libero mentre il quarto è ancora sotto indagine. La polizia di stato invita tutti coloro che hanno ricevuto proposte di acquisto degli apparecchi in questione a contattare il commissariato di Fano.