

Fano (PU) – I “sardoncini scottadito” da gustare a ridosso della banchina e i fuochi d’artificio alla fine rimarranno sempre dei capisaldi dell’evento, ma la Festa del Mare è anche molto altro.
Sabato 3 e domenica 4 agosto torna una delle manifestazioni più sentite dalla comunità fanese perché contiene le radici e la storia marinaresca di Fano anche se i pescherecci ormeggiati al porto sono sempre meno e le imbarcazioni non seguono più come una volta la deposizione della corona d’alloro al largo. Il programma della due giorni infatti, non si limita agli stand gastronomici lungo Viale Adriatico (chiuso al traffico) e allo spettacolo pirotecnico di domenica sera alle 23.30 ma prevede tante iniziative anche culturali, a partire dalla mostra fotografica organizzata dall’associazione Il Ridosso che sarà inaugurata alle 18 di sabato all’ex teatro Santa Rita nei pressi della chiesa di San Giuseppe al Porto e che vedrà protagonisti tanti fotografi amatoriali. Stessa location ma nei locali esterni, per l’appuntamento cinematografico della 60esima edizione della Festa, ovvero la proiezione su maxi schermo di metri 5×3,5 del docufilm di Andrea Lodovichetti e Luca Caprara “Pescamare” (sabato 21.15 e 22.30, domenica 21.15. Ingresso libero).
Come da tradizione poi, spazio ai momenti commemorativi che interesseranno la giornata di domenica. Alle 9, sul molo di ponente, deposizione di una corona d’alloro presso la statua “La Tempesta” a ricordo dei caduti del mare nel 55esimo anniversario della tragedia dell’8 giugno 1964. A seguire, monsignor Armando Trasarti celebrerà la Santa Messa ai piedi del monumento ai caduti di Via Nazario Sauro e saranno premiati i Lupi di Mare nati nel 1937. Alle 11 poi, dopo la consegna della Bandiera Blu 2019 al sindaco Massimo Seri da parte del delegato FEE Marche, i pescherecci, le imbarcazioni da diporto e la barca Queen Elizabeth con a bordo circa 200 persone, usciranno per gettare in mare una corona in ricordo di tutti i caduti del mare prima di fare ritorno al porto turistico Marina dei Cesari.
Una festa dal forte sapore fanese dunque anche se c’è chi lancia un campanello d’allarme come padre Gianfranco, parroco della Chiesa del Porto: “Occorre coinvolgere maggiormente i giovani – ha detto – per cercare di tramandare la tradizione marinara nel tempo. Stando tra la gente mi accorgo che la popolazione legata al mare e alla sua storia ha un’età media sempre più elevata e perdere un patrimonio del genere sarebbe grave”. 5 infine sono i ristoranti che propongono un menù promozionale per il week end: Al Vecchio Doc, Da Santin, Da Tano, La Perla e Pesceazzurro.