

Fano (PU) – Pesaro e Urbino si candidano ufficialmente a Capitale europea della Cultura 2033. E Fano? Sarà coinvolta, non si sa bene ancora in che modo ma non starà a guardare. E’ quanto emerso dalla riunione che si è svolta questa mattina in Provincia tra il presidente Giuseppe Paolini, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini, il presidente del consiglio comunale Marco Perugini, gli assessori di Urbino e Fano Roberto Cioppi e Caterina Del Bianco e associazioni di categoria e operatori del territorio.
La presenza dell’assessore alla Cultura fanese lascia quindi intendere che Fano non sarà esclusa da questo percorso, cosa che peraltro conferma lo stesso sindaco di Pesaro Matteo Ricci il quale, a margine della riunione, ha dichiarato che “Pesaro e Urbino, realtà co-capoluogo nel segno dell’Unesco, con l’abbinata tra Rossini e Raffaello, hanno caratteristiche uniche. L’obiettivo è però coinvolgere tutti, a iniziare da Fano. Dobbiamo correre per battere tutti sul tempo ed essere i primi a presentarci”.
A non vederci nulla di buono in questa operazione è la Lega Fao che attraverso il responsabile del coordinamento Fabrizio Benvenuti attacca: “Non passa giorno – scrive – senza dover assistere attoniti alla resa incondizionata e senza soluzione di continuità dei nostri amministratori al cospetto del Pd pesarese. Si avvia oggi il percorso che porterà alla candidatura di Pesaro ed Urbino a capitali europee della cultura 2033, con Fano ad assolvere al suo ruolo di spettatore. Il tentativo estivo del sindaco Seri di far valere le proprie ragioni ipotizzando una candidatura comune con le città capoluogo ha sortito il consueto effetto: essere platealmente ignorati”. La questione “cultura” rimanda ovviamente anche al discorso sanità dove “Pesaro – incalza Benvenuti – si è garantita tutto il ‘pacchetto’ ed il relativo enorme indotto, con Fano destinata invece a smaltire tutti i rifiuti organici della provincia assieme a tutte le relative problematiche”.