Fano (PU) – In una settimana ha già fatto circa 1.500 visualizzazione il video “Aspettando Godot… a casa, nato da un’idea di Paola Turroni e Roberto Ghidini, impegnati da sempre nel mondo dell’arte e del teatro.
Gli attori che hanno collaborato e sostenuto il progetto, appartenenti al gruppo teatrale Il Colpo (Fano) e al collettivo di artisti Arte Mendicante (Varese e Como), provengono per la maggior parte dall’Italia, ma anche dal Messico, dalla Grecia e dalla Germania.
“In un momento storico in cui l’incertezza, l’insicurezza, la paura e l’isolamento abitano le anime della gente – spiega Paola Turrioni -, il teatro, metafora della vita, ha la responsabilità di essere fonte e veicolo di resistenza. Ecco perché, partendo dalla voglia di ogni singolo, dall’esigenza di divertirsi insieme, di stringersi e avere un progetto comune per dare forza a tutte le persone, ognuno è stato “attore”, in prima linea”.
“Il teatro sfonda ogni barriera. Non ci si può incontrare per provare, non c’è un pubblico in carne ed ossa che applauda, ma quel calore, quella fisicità, quella concretezza di emozioni arrivano sempre, potenti, anche attraverso lo schermo di un computer. Fare teatro è raccontare l’esistenza, assumersene la responsabilità e sostenere la gente al pensiero. In questo sta l’innovazione che ha in seno questa idea.
L’obiettivo del progetto è proprio quello di “resistere alla pandemia del Coronavirus” attraverso il teatro, non inteso meramente come ricreativo e ludico, bensì nella sua accezione più alta: teatro come teatro sociale, che entra in contesti inusuali, di disagio, che offre un respiro di aria nuova a chi vive condizioni difficili, che consente al pensiero ed alla riflessione di non esaurirsi mai”.
Quale miglior metafora di tutto questo se non “Aspettando Godot” di Samuel Beckett? L’attesa, senza sapere esattamente cosa si stia attendendo, l’incertezza, la solitudine, il sopraggiungere dei pensieri, dei dubbi… il tutto giocato in dialoghi meravigliosamente sottili, ironici e densi di poesia e delicatezza”.